A Lione il XII Festival Lumière sfida il covid

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Diritti d'autore Frédéric Ponsard
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Nella città dei fratelli Lumière il festival cinematografico che porta il loro nome schiude una settimane densa di star e di film internazionali

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Al via a Lione il XII Festival Lumière con un discreto numero di ospiti e questo nonostante le restrizioni sanitarie in vigore in Francia e in Europa. Sul tappeto rosso sfilano Oliver Stone, Jacques Audiard, Viggo Mortensen, arrivato in macchina dalla Spagna, ma anche  l'attore danese Mads Mikkelsen. Sono fra le star dell'inaugurazione che ha visto in pista anche la regista italiana Alice Rohrwacher. "Credo che questa crisi del covid ha reso evidente la grande differenza tra una visione collettiva e una visione individuale;  forse ora più che mai si sente l'esigenza di tornare a una visione collettiva delle cose".

Il festival della resistenza

Cannes in pieno lockdown quest'anno non ha celebrato il suo festival cinematografico a differenza della Mostra di Venezia (che si è regolarmente tenuta anche un discreto successo), per questo l'evento di Lione ha assunto in Francia un significato di rivalsa davanti ad una crisi mai vista e che rischia di dimezzare la capacità di produzione del comparto cinematografico europeo per non dire mondiale. Tutti gli altri cineasti presenti alla Halle Tony Garnier di Lione hanno sottolineato questo valore di resistenza del Festival e della loro presenza all'evento della seconda città di Francia. Per Frédéric Ponsard di Euronews:"Film e ospiti prestigiosi si alterneranno per una settimana, per grandi proiezioni di film restaurati e per anteprime eccezionali".

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