Venduti sessanta cimeli appartenuti alla celebre band, tra i quali i famosi occhiali rotondi di John Lennon, battuti a 48.000
Musica e passione, che resistono al peso degli anni. Ormai mezzo secolo dopo il loro scioglimento, a confermare la sempreverde febbre da Beatles è l'esito di un'asta di oggetti legati al gruppo, che si è svolta questo giovedì, nel quartier generale londinese di Sotheby's.
"E' incredibile constatare quanto la gente ancora ami e sia pronta a fare follie per i Beatles", dichiara Gabriel Heaton, direttore di Sotheby's Londra. "Il tempo passa, ma l'interesse nei loro confronti resta del tutto immutato. Credo che dipenda dall'ottimismo e dalla solarità che oggi attribuiamo alle loro musiche. Soprattutto in questo momento storico, quando ripensiamo agli anni sessanta, ci appaiono come un'età d'oro. I Beatles si divertivano un mondo. E si vedeva!".
Tra i 60 lotti andati a ruba, anche un 45 giri di Love Me Do, autografato da tutti i Fab Four nel 1962, l'invito per l'esibizione davanti alla Regina madre l'anno successivo e soprattutto i celebri occhiali rotondi Windsor, ormai indissociabili dall'immagine con cui ricordiamo John Lennon.
"Ha iniziato a portare gli occhiali in pubblico nel 1966. La prima volta era stato per il film 'Come ho vinto la guerra'. Poi si è detto che gli stavano bene e così ha continuato a portarli. Questi sono occhiali molto rari e importanti, quindi, perché all'epoca metteva ancora soprattutto le lenti a contatto".
Articolo battuto al prezzo più alto, oltre 48.000 euro, proprio gli occhiali, inforcati per la prima volta da Lennon nel film di Richard Lester.