La genesi editoriale di "Gomorra": Saviano prima di essere... Saviano

La genesi editoriale di "Gomorra": Saviano prima di essere... Saviano
Diritti d'autore (AP Photo/Antonio Calanni)
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Di Cristiano Tassinari
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Nel libro di Simone De Latte, il racconto della genesi editoriale di "Gomorra"; il romanzo-cult di Roberto Saviano, uscito nel 2006. "Saviano non ci sta raccontando dei fatti di cronaca, ci sta descrivendo una realtà antropologica". Dando vita al filone del romanzo-reportage in Italia.

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Roberto Saviano: o lo ami o lo odi.
Lo scrittore napoletano famoso anche all'estero per il clamoroso successo del suo romanzo d'esordio "Gomorra" - ma pure per la trasposizione cinematografica dello stesso film e dell'altra sua opera "La paranza dei bambini", Orso d'Argento per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2019 - è ormai diventato un personaggio di grande popolarità, capace di calamitare costantemente l'attenzione dei suoi fan, dei suoi detrattori e, persino, dei suoi "avversari" politici.

AP Photo/Herbert Knosowski
Una foto di Roberto Saviano nel 2007, con l'edizione tedesca di "Gomorra", ad una presentazione a Berlino.AP Photo/Herbert Knosowski

Ma chi era Saviano prima di diventare... Saviano?
Il libro-saggio di Simone Del Latte, "Dalle voci di Scampia al racconto di Saviano" (Unicopli) prova a fare luce sulla genesi editoriale di un "romanzo-reportage" di grande impatto e successo.
"Gomorra" è un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata, vive e prospera: la Campania, Napoli, Casal di Principe, Scampia, San Cipriano d'Aversa, Casapesenna, Mondragone, Giugliano, luoghi dove Roberto Saviano è cresciuto e dei quali fa conoscere al lettore un'inedita realtà.

Simone Del Latte, laureato in Lettere all'Università di Macerata, specializzato in Giornalismo e Cultura editoriale all'Università di Parma e corrispondente dello storico quotidiano "Gazzetta di Parma" - che si contende con la "Gazzetta di Mantova" l'onore di essere il giornale più vecchio d'Italia (primo numero conosciuto: 19 aprile 1735) - è sicuramente un appassionato dell'opera di Roberto Saviano, ma
soprattutto è un attento osservatore della realtà legata ai libri scritti dallo stesso Saviano.

Ma chi era Roberto Saviano?

(Simone Del Latte)

- Chi era il giovane Saviano prima di diventare famoso con “Gomorra”?

“Era un giovane giornalista napoletano che aveva preso a cuore il tema della lotta alla camorra e a tutte le sue espressioni e degenerazioni. Dopo la laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Napoli, Saviano iniziò a collaborare con l’Osservatorio sulla camorra e sull’illegalità, un centro di ricerca sulla criminalità organizzata fondato nel 1981 dal sociologo Amato Lamberti, pubblicando sui principali quotidiani locali diversi articoli, reportage e inchieste in materia.
Siamo nei primi anni 2000 e lo scrittore, poco più che ventenne, comincerà ben presto ad affiancare a tutti questi lavori giornalistici, degli scritti più “introspettivi” su riviste e blog letterari, come Nuovi Argomenti, Pulp, Diario della settimana, Sud e Nazione Indiana. Il tema è lo stesso, ossia il racconto di vicende malavitose, ma il taglio è totalmente diverso, originale e soprattutto scoperto e sperimentato in via autonoma dall’autore, senza l’influsso di alcuna figura di editore. Colpisce da questo punto di vista la maturità professionale con cui Saviano, non ancora ventiquattrenne, sosteneva le maggiori potenzialità conoscitive della letteratura rispetto al giornalismo. In una delle primissime lettere all’editor di Mondadori, Edoardo Brugnatelli, scriverà che “il congetturare, l’almanaccare narrando, possono essere i nuovi percorsi per affrontare un problema così complesso come quello criminale”. Questa sua vocazione letteraria andava solamente assecondata e l’impresa giungerà a compimento in sede di lavoro sul testo in casa editrice”.

"Saviano in “Gomorra” non ci sta raccontando dei fatti di cronaca, ci sta descrivendo una realtà antropologica.
Ciononostante, il suo racconto è quanto più vicino al vero".
Simone Del Latte
autore di "Dalle voci di Scampia al racconto di Saviano"

La nascita del "romanzo-reportage"

- Cosa si intende con la definizione di "romanzo-reportage?"

“Si tratta di un’espressione che ha utilizzato Saviano stesso in una sua lettera datata marzo 2005 e destinata ad Edoardo Brugnatelli per descrivere la sua idea di libro. Una volta stabilita assieme agli editori di Mondadori l’impalcatura formale di Gomorra, l’autore era chiamato a scrivere un testo che sposasse l’anima della collana Strade blu. Il progetto prefigurato dallo scrittore, d’intesa con gli editori, era quello di un’opera che se la giocasse a cavallo tra fiction e la non-fiction, capace da un lato di suffragare il proprio discorso con la componente saggistica e con la fondatezza dei dati provenienti dalle inchieste della magistratura, dall’altro di ammaliare il pubblico con una trama fascinosa e dal sapore romanzato”.

(Simone Del Latte)

"Cinque anni di lavoro e uno di scrittura"

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L'edizione francese di "Gomorra"..

- Come nasce "Gomorra" e come nasce questo libro su “Gomorra"?

“Per citare le parole di Saviano in una delle sue primissime interviste, “Gomorra ha preso forma in cinque anni di lavoro e uno di scrittura”. Ed è vero, nella misura in cui il libro raccoglie parte degli scritti giovanili dello scrittore in una struttura unitaria e coerente, stabilita in Mondadori e risalente al tardo autunno del 2004, quando si svolsero i primissimi incontri tra l’autore e lo staff di Segrate.
A Saviano dunque il merito di aver fuso e narrativizzato i materiali precedentemente raccolti, ma agli editori quello di aver creduto nella proposta del giornalista napoletano e di aver valorizzato il testo da questi siglato in termini contenutistici e commerciali.
Il mio saggio su “Gomorra” è invece frutto di un approfondimento del terzo capitolo della mia tesi di laurea magistrale. Mi accorsi infatti che, mentre molto era stato detto sugli aspetti letterari dell’opera e sulla figura dell’autore, poco era stato messo in luce sul modo in cui il libro è nato, sulla sua lunga e singolare genesi editoriale. Decisi allora di approfondire questa vicenda e ne scoprì tutta l’originalità, confrontandomi a tu per tu a Milano con Edoardo Brugnatelli (l’allora direttore della collana Strade blu che nel 2006 ha pubblicato il fortunato libro) e Helena Janeczek (l’editrice che si occupò dell’editing del testo). Nell’ottobre del 2019 il saggio è andato alle stampe per la collana universitaria Fuori di Testo di Unicopli”.

(Simone Del Latte)

"Non sono fatti di cronaca, è una realtà antropologica"

- “Gomorra” è un libro ancora attuale o le dinamiche di Scampia e Casal di Principe sono cambiate negli anni?

“Penso sia ancora attuale nella misura in cui raccoglie delle dinamiche universali, antropologiche, ripetute e ripetibili. E credo che questa, forse, sia anche la chiave di lettura con cui il libro vada letto, con buona pace di quanti vogliono vedervi un prodotto meramente giornalistico e che, proprio per questo motivo, accusano Saviano di essere stato un abile affabulatore e di aver inventato “storie”. Penso che riusciremo ad uscire da questo sterile dibattito solamente il giorno in cui si vorrà finalmente accettare il fatto che “Gomorra” appartenga al terreno della letteratura, capendo pertanto quanto l’opera possieda delle licenze e dei codici tutti suoi, evidentemente diversi da quelli osservati da chi fa giornalismo. Saviano in “Gomorra” non ci sta raccontando dei fatti di cronaca, ci sta descrivendo una realtà antropologica. Ciononostante, il suo racconto è quanto più vicino al vero. Sembrerà paradossale ma è così. Proprio come “Se questo è un uomo” di Primo Levi, la parola dell’autore non riecheggia in quanto totalmente aderente alla realtà, cionondimeno si impone poiché è espressa in una forma che le consentirà di essere ricordata. Ecco perché alcune vicende del libro potranno pure sembrarci azzardate, ma non possono non suscitare un senso di familiarità ai tanti lettori che le hanno potute vedere di persona, così come non possono non scuotere le coscienze ed accendere il faro dell’opinione pubblica su quello che è indubbiamente uno dei morbi endemici del nostro Paese”.

Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
Roberto Saviano, Maurizio Braucci e il regista Claudio Giovannesi premiati al Festival di Berlino per "Piranhas", titolo internazionale de "La paranza dei bambini". 16.2.2019.Copyright 2019 The Associated Press. All rights reservedMarkus Schreiber

"Saviano ha continuato ad andare oltre Gomorra"

- Si può andare "oltre Gomorra”? Lo può fare lo stesso Saviano, profetizzando un suo seguito del libro, oppure è un capitolo ormai chiuso?

“Gomorra, inteso come libro che raccoglie l’esperienza e gli scritti giovanili di Saviano, non credo possa proseguire con un suo seguito. A distanza di quattordici anni dalla sua pubblicazione, credo che un’operazione di questo tipo possa snaturare le premesse con cui l’opera è nata. Ciò non toglie, tuttavia, che si possa “andare oltre Gomorra” e che lo “possa fare lo stesso Saviano”. Di fatto è quello che l’autore ha continuato a fare negli anni, scrivendo altri testi incentrati sulla camorra che, per quanto non abbiano goduto dello stesso successo del suo libro d’esordio, gli hanno permesso di continuare a tenere vivo l’interesse pubblico su questo particolare filone, prima d’ora ignorato e misconosciuto ai più”.

(Simone Del Latte)
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