I 100 anni dalla scomparsa del "tormentato" Amedeo Modigliani

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Di Cinzia Rizzi
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Il 24 gennaio 1920 moriva a soli 35 anni uno degli artisti più significativi del XX secolo

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Il 24 gennaio del 1920 moriva a Parigi il "dannato" Amedeo Modigliani, una delle figure più stravaganti del panorama artistico europeo del Novecento. Pittore e scultore, Modì nacque a Livorno il 12 luglio 1884 da una famiglia ebraica. Una vita sopra le righe, vissuta sempre al limite e una morte prematura, a soli 35 anni, a causa di una meningite tubercolare (allora un male incurabile) e dell'abuso di alcool e droghe. 35 anni, pochi, ma intensi e segnati da un percorso artistico inconfondibile e distante da ciò che era alla moda a quei tempi. 

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Amedeo Modigliani, Pablo Picasso e André SalmonWikimedia Commons

I volti stilizzati, i colli affusolati, le forme deformate dei suoi ritratti femminili, il suo soggetto preferito, che esprimevano soprattutto malinconia. Uno stile unico nel suo genere, all'epoca del cubismo, dell'espressionismo, del futurismo - solo per citarne alcuni -. 

Nella Ville Lumière, la culla dell'arte, Modigliani trovò l'ispirazione, la sua strada - benché tormentata - e l'amore di una donna (la giovane artista Jeanne Hébuterne)che per disperazione poche ore dopo la sua morte si tolse la vita, mentre aspettava il loro secondo figlio. 

Video editor • Cinzia Rizzi

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