Yoncheva è la tragica Imogene nel Pirata di Bellini a Madrid

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Di Katharina Rabillon
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Ama i personaggi femminili forti. Sonya Yoncheva ha incantato nei panni della protagonista di Bellini, Imogene, nell'opera "Il Pirata" al Teatro Real di Madrid.

Al Teatro Real di Madrid va in scena Il Pirata, opera di Vincenzo Bellini raramente portata sul palcoscenico per via delle difficoltà che presenta per le voci dei cantanti. La tragica eroina Imogene è interpretata dalla star bulgara della lirica Sonya Yoncheva.

Una ginnastica vocale

Tradimento, disperazione e follia. Sonya Yoncheva ancora una volta interpreta un personaggio femminile dalla forte personalità: Imogene, la tragica eroina del Pirata di Vincenzo Bellini. Al Teatro Real di Madrid l'amante Gualtiero è portato sulla scena con passione da Javier Camarena.

I due protagonisti concordano sulle difficoltà che presenta lo spartito: "Dalla prima all'ultima nota è una sfida continua - rivela Yoncheva -. È una ginnastica vocale. Ma è questo il Bel Canto, no? È per questo che l'amiamo. È la nostra disciplina più sportiva"

Camarena rilancia: "Penso che la pagina più difficile che abbia mai cantato sia in quest'opera: 'Per noi tranquillo un porto'. Quanto ho sofferto per questa..."

Ed è per questo che Il Pirata viene raramente messa in scena, perché spinge la voce umana ai suoi limiti. Ma c'è una ragione, spiega Camarena: "Dobbiamo mettere quest'opera nel giusto contesto, perché quando Bellini la scrisse, la tecnica vocale era più orientata verso il falsetto, che permette di raggiungere queste note con più facilità".

La tragedia e la pazzia di Imogene

Imogene è innamorata di un conte in esilio divenuto pirata, Gualtiero, ma è stata costretta a sposarsi con il peggior nemico di lui, Ernesto. Da questo matrimonio forzato è nato un bambino. Yoncheva, diventata di recente mamma per la seconda volta, esplora le affinità e le distanze fra lei e il suo personaggio: "Nella mia vita ho avuto la fortuna di stare con chi amavo, lei non ha avuto questa fortuna, è questo il suo dramma. Posso invece capire e identificarmi nel fatto che abbia un bambino, e questa è un'enorme responsabilità".

Nella scena finale Imogene impazzisce. Il regista Emilio Sagi descrive così la scena: "Arriva con un'enorme tenda nera, trascinando con sé tutta la sofferenza che ha subito nella sua vita". E continua: "Ad affascinarmi nel Pirata è questo senso gotico della sofferenza e questo eccesso di sentimentalismo".

Per la soprano un momento che l'ha toccata profondamente fin da quando ha sentito l'aria per la prima volta: "Questo momento di calma nella musica, sapendo al tempo stesso che lei è completamente pazza, è irresistibile, è qualcosa di lacerante".

Il Pirata di Bellini è in scena al Teatro Real di Madrid fino al 20 dicembre.

Journalist • Selene Verri

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