Una fontana di 13 metri è stata inaugurata nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra. "Fons americanus", la fontana d'America, è il nome scelto dall'artista afroamericana Kara Walker che l'ha realizzata. "Proviamo a sovvertire il concetto di monumento pubblico"
Una statua a Londra prova a ribaltare il concetto di monumento pubblico. Una fontana di 13 metri, che rappresenta la storia della schiavitù in America, è stata inaugurata infatti nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra. Fons americanus, la fontana d'America, è il nome scelto dall'artista afroamericana Kara Walker che l'ha realizzata. L'opera è visibile al pubblico fino al 5 aprile.
La struttura principale è ispirata al monumento della regina Vittoria di fronte a Buckingam Palace. Una Venere sovrasta la fontana immersa in una vasca, mentre in una seconda piscina è presenta una nave che suggerisce le atrocità della schiavitù subite dai neri. Tutti gli elementi costruiti intorno alla Venere sono un rimando al periodo della schiavitù, alla segregazione atrocità delle quali l'impero britannico (simbolo della statua Vittoria) è stato insieme ad altre nazioni carnefice.
Dai fasti dell'impero britannico all'impatto della schiavitù americana e del commercio degli schiavi, un racconto che prova a farsi collettivo nel cuore di un ex impero che ha mantenuto il concetto di "colonia" soprattutto dal punti di vista economico e commerciale considerato il fatto che la Gran Bretagna oggi ha ancora giurisdizione su alcuni territori d'oltremare britannici.