Il potere della musica: da Juan Diego Flórez una speranza per i bambini del Perù

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Di Katharina Rabillon
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Il tenore ha fondato "Sinfonía por el Perú", che offre a migliaia di ragazzi poveri educazione musicale gratuita. Per lui, un modo di "trasformare la società".

Dare un futuro ai bambini più sfortunati: è la missione di Juan Diego Flórez. Nel suo paese natale, il Perù, la star dell'opera offre a migliaia di ragazzi educazione musicale gratuita attraverso la sua iniziativa Sinfonía por el Perú.

Sinfonía por el Perú: una famiglia, una seconda casa, un'oasi di pace

"Per me Sinfonía por el Perú significa una famiglia, il mio futuro, il posto dove ho imparato a essere una persona e un musicista migliore", dice Matías, 15 anni. "Per me è come una seconda casa e un'opportunità per un futuro migliore", lo incalza Nicole, 17 anni.

Matías suona il violino, Nicole il contrabbasso. Ma nulla di questo sarebbe stato possibile senza l'iniziativa del tenore di fama mondiale Juan Diego Flórez, che spiega: "La missione di Sinfonía por el Perú è di migliorare e trasformare la società con il potere della musica".

Una missione che la star della lirica ha preso molto a cuore, andando a bussare a tutte le porte con grande convinzione a cercare sponsor per il suo progetto: un progetto che dà ai bambini poveri del Perù la possibilità di imparare a suonare uno strumento o cantare nel coro.

"Ci sono molte storie personali - racconta Flórez -. Ci sono bambini che mi dicono quanto sia difficile la loro vita. Alcuni vogliono restare e perfino dormire nell'orchestra".

Perché per loro, che vengono spesso dalle bidonville del Perù, l'orchestra è la vita. Matías, che suona da tre anni, si esercita cinque ore al giorno. Da un anno fa parte dei 120 membri dell'orchestra principale, che richiede una severa selezione all'ingresso. Nicole ci è entrata l'anno stesso in cui ha cominciato a suonare, sei anni fa. Sono due degli oltre 8 mila bambini che si esercitano quasi ogni giorno per diverse ore in una delle 26 scuole di musica del paese, chiamate núcleos, create appositamente per il progetto. "I núcleos - commenta Flórez - sono rifugi, sono oasi di pace, di felicità e speranza".

Oasi dove è possibile imparare non solo la musica: "Un valore importante che abbiamo imparato è la solidarietà", sostiene Matías, e Nicole prosegue: "... la puntualità, il rispetto, il lavoro di squadra...".

Un sogno che diventa realtà

Juan Diego Flórez ha solo una cosa da dire di fronte ai giovani studenti: "Insistete, perché l'unico modo di ottenere qualcosa nella musica è esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi". Esercitarsi con l'ambizione di raggiungere le vette dell'eccellenza musicale.

La principale orchestra sinfonica giovanile è diretta con passione dal direttore artistico Hugo Carrio, che così riassume la sua esperienza: "Quando ci guardiamo davvero negli occhi e vediamo che la musica e l'energia fluiscono dentro di noi, a volte piangiamo insieme, altre volte ridiamo... Sono momenti magici, e sono i più importanti della mia vita"

E loro ci si buttano con una passione che li trasforma dentro: "Nel mio caso personale - rivela Matías - ho subìto il bullismo a scuola. Sinfonía mi ha cambiato straordinariamente la vita". Lo stesso è accaduto a Nicole, che confessa: "Ero una ragazza molto timida, sempre con la testa bassa. Mio padre è anziano, è in pensione, abbiamo molti problemi economici. Ma quando suoni e ti concentri su un'orchestra, ti lasci andare. E la musica è meravigliosa, può realizzare qualunque cosa".

Anche Flórez ne è convinto: "Ora so che la musica può cambiare la vita ai bambini più poveri e sfortunati".

E realizzare il sogno di questi giovani musicisti, che si sono esibiti quest'estate nella piazza principale di Lima di fronte a quasi 20 mila persone. E non finisce qui: l'orchestra principale è attesa l'anno prossimo all'Expo di Dubai e nel 2021 alla Carnegie Hall. E Flórez osa sognare ancora più in grande: "Il mio sogno è che Sinfonía continui a crescere. Vorrei arrivare a un milione di ragazzi. So che sembra molto ambizioso, ma un milione è il mio obiettivo".

Journalist • Selene Verri

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