Le note del Gabala Music Festival risuonano tra i monti del Caucaso

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Di Wolfgang Spindler
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Dalla musica classica alla world music, il festival azero alla sua decima edizione ha ospitato artisti Cuba o Israele, ma anche virtuosi locali del genere Mugham.

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Il Gabala International Music Festival in Azerbaigian celebra quest'anno il suo decimo anniversario. Inizialmente festival di musica classica, nel corso degli anni l'evento si è aperto ad altri generi. I direttori artistici sono Farhad Badalbeyli, professore e rettore dell'Accademia di musica di Baku, e il violoncellista e direttore d'orchestra Dmitry Yablonski. L'inviato di Euronews Wolfgang Spindler ha incontrato il celebre musicista russo, che vive al confine tra Francia e Spagna, nel villaggio catalano di Angoustrine-Villeneuve-des-Escaldes, e gli ha chiesto di suonargli qualche nota sul suo violoncello fabbricato nel diciottesimo secolo dal liutaio italiano Andrea Guarneri.

Yablonski ha poi ricordato la serata d'apertura della prima edizione: "Era un pubblico misto. Alcuni, arrivati da Londra, abituati a Covent Garden o alla Filarmonica di Berlino, improvvisamente si trovavano a sedere accanto a persone che assistevano a un concerto di musica classica per la prima volta, con i loro bambini. C'è stato un anno in cui abbiamo contato gli spettatori, avevamo 25 mila persone nel pubblico, non è poco".

Cuba: il son

Quest'anno da Cuba sono arrivati i Jóvenes Clásicos del Son. Il son cubano è un ricco genere musicale sviluppatosi nella seconda metà del diciannovesimo secolo che mescola elementi d'origine spagnola e africana. Il gruppo è stato fondato nel 1994 all'Avana da Ernesto Reyes Proenza "Palma", che dice: "Cuba è un paese che rigurgita di musicisti di tutti i tipi, di tutti i generi. A Cuba noi diciamo che basta lanciare un grido e sei un musicista. Suonano qualunque cosa, il tres, la chitarra, le percussioni, la tromba... e diversi generi musicali. Cuba è una scuola naturale di musica cubana, di tutti gli stili".

Israele: il piano suonato a più mani

Spettacolare l'esibizione dell'ensemble israeliano MultiPiano, a otto mani su due pianoforti. Ma possono suonare anche a dieci mani. Il progetto MultiPiano è stato lanciato 8 anni fa sotto l'egida della Buchmann-Mehta School of Music. Il professore Tomer Lev è uno dei fondatori dell'istituto, e spiega che questa pratica era "molto popolare nel diciannovesimo secolo, quando c'erano ensemble che suonavano musica da camera per un piano a sei mani o per due piani a otto mani, ma è andata dimenticata nel corso degli anni. L'obiettivo di quest'ensemble è di ridare popolarità a quest'arte".

La musica Mugham, perla dell'Azerbaigian

A un festival musicale azero non poteva mancare la musica Mugham, il genere folk più popolare dell'Azerbaigian, inclusa nella lista Unesco del Patrimonio immateriale dell'umanità. Sahib Pashazade è uno dei più virtuosi musicisti che suonano il tar, uno degli strumenti chiave di questo genere, uno strumento che, dice, "Per me magico, perché la musica Mugham azera è un tipo di musica mistica e sensuale. La musica Mugham è anche molto filosofica". Si tratta in effetti di una forma d'arte estremamente complessa che unisce poesia classica e improvvisazione musicale. Al festival si sono esibiti alcuni dei migliori musicisti e cantanti Mugham del paese.

Risorse addizionali per questo articolo • Versione italiana e web: Selene Verri

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