E' entrata nel vivo l'edizione 2018 del Mittelfest, il festival di prosa, musica e danza della Mitteleuropa, che si tiene a Cividale, in Friuli Venezia Giulia. Quest'anno la kermesse, pur mantenendo il suo tradizionale alto livello, è dedicata ai giovani artisti.
Il nuovo direttore artistico, il bosniaco Haris Pašović - fondatore del Sarajevo Film Festival - è andato in giro per l'Europa, per scoprire e far scoprire i cosiddetti Millennials, protagonisti del festival con più di tre spettacoli al giorno.
Il ghiaccio è stato rotto dal polacco "Hymn to Love" (Inno all'Amore), di Marta Gornicka, un appello disperato alla tolleranza e alla fratellanza. Partendo dalla situazione polacca, diventa un messaggio forte per tutta l'Europa.
"È un festival insolito, che unisce artisti provenienti da diversi campi, culture, contesti etnici e razziali. Quindi è diverso. Inoltre, penso che siamo tra i migliori festival in Europa in termini di equilibrio tra donne e uomini", ha dichiarato Pašović ai microfoni di euronews.
"Winterreise", di Kornél Mundruczo, è uno spettacolo multidisciplinare, interpretato dalla Danubia Orchestra Obuds, con Janos Szemenyei che recita e canta sulle arie di Franz Schubert e Hans Zender. Si tratta di una visione ispiratrice sul lato umano e non politico dei migranti. "L'apoteosi di essere sempre in viaggio", come diceva il regista ungherese.
Il festival prosegue fino al 15 luglio. Lo stesso Pašović sarà in scena con il suo progetto, "Inzirli" (Vertigine), martedì 10 luglio. Un chitarrista bosniaco e compositore, un coreografo ungherese, un attore italiano che recita in friulano, mentre i ballerini ungheresi si esibiscono sulla riva del fiume... alle 4 del mattino.