Balkan Trafik: dal folk all'hip hop, il festival allarga i suoi orizzonti musicali

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Di Euronews
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L'edizione 2018 ha ospitato più di 400 artisti provenienti da vari paesi dell'est Europa

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Far convivere per quattro giorni sotto artisti di Serbia, Kosovo e Bosnia-Herzegovina è stata una delle sfide dell'edizione 2018 del Balkan Trafik, il festival di Bruxelles dedicato alla musica e cultura balcanica. Il festival, generalmente orientato verso la musica folk, quest'anno ha aperto le porte anche ad altri generi musicali come l'hip hop. Più di quattrocento artisti si sono alternati sui cinque palchi del festival durante il fine settimana in un mix tra tradizione e modernità che ha segnato una svolta nella storia della rassegna.

"Prima della guerra - ha detto a Euronews Bimbimma, artista hip hop del Kosovo - avevo amici serbi, bosniaci e croati, quindi per me è naturale. Anzi, è una cosa che andava fatta molto prima. Alla fine però sono contento che sia stata realizzata, gli scambi culturali sono alla base del confronto tra le persone e aprono le porte a collaborazioni in tanti altri campi". Una visione condivisa da Marcelo, artista hip hop di origine serba: "Lavorare insieme o ucciderci a vicenda? Beh, penso sia molto meglio lavorare insieme e vivere insieme".

La rassegna ha aperto un nuovo mondo agli artisti belgi che vi hanno partecipato. "E' stata una scoperta - ha confessato Youssef Swatt's -. Prima non conoscevo niente della musica balcanica. Collaborare con loro è stata una cosa naturale".

Il festival ha permesso di costruire ponti, non solo tra i paesi dell'ex Jugoslavia, ma anche con gli altri paesi europei. I riferimenti a società e politica nei loro testi hanno permesso ad artisti hip hop di paesi diversi di trovare più di un punto in comune.

Il Balkan Trafik non sarebbe lo stesso senza la musica folk e klezmer e le sue bande di ottoni, a cui anche quest'anno è stato dedicato ampio spazio. Per gli organizzatori, però, è arrivato il momento di allargare gli orizzonti musicali.

"Bisogna guardare ai giovani, alle nuove generazioni - ha detto Nicolas Wieers, uno degli organizzatori -. I Balcani non sono solo tradizione, musica folk ed etnica; l'apertura al genere urban contribuirà ad avvicinare i Balcani all'Europa attraverso la musica e l'arte".

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