Plácido Domingo: 40 anni di trionfi anche a Covent Garden

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Sono gli ultimi attimi di uno dei più grandi miti della civiltà occidentale: Otello, eroe anche del teatro lirico, protagonista del capolavoro di Verdi e impersonato da uno suoi più grandi interpreti, Plácido Domingo.

“Nell’ultimo atto di Otello, c‘è questa profonda tristezza, un’angoscia, una frustrazione, dice Domingo, come in nessun altro personaggio. Quel momento, dopo che ha consegnato la spada, che già è un momento triste, è quando dice ‘Otello fu’.

“E poi si rende conto di quel che ha fatto: ‘E tu come sei pallida, e stanca, e muta, e bella’ … parla della persona che l’amava veramente, che era innocente… è la peggiore delle tragedie, e non c‘è momento più triste: la consapevolezza di aver commesso un crimine orrendo. E poi le dice: ‘prima di ucciderti, sposa, ti baciai; ora, morendo, un bacio ancora’.”

Il tenore, baritono, direttore d’orchestra, direttore artistico e musicale, ha festeggiato in questi giorni i quarant’anni di collaborazione con la Royal Opera House di Londra. Musica, oltre a filmare alcuni momenti della generale, il IV Atto dell’Otello, in particolare, ha potuto condividere con Domingo i ricordi di una vita vissuta anche sul palcoscenico di Covent Garden, per esempio quando lavorò con Kleiber, tra i grandi direttori del passato.

“Kleiber era elettrizzante, racconta, con lui cantare era quasi pericoloso perché non sapevi mai se il pubblico stesse guardando il palcoscenico o il direttore d’orchestra! Come posso dire, era una tempesta – e l’Otello, tra l’altro, inizia proprio con una tempesta – un oceano… non ho mai sentito nulla di simile, è impossibile immaginare che uno riesca a creare un’atmosfera del genere, incredibile! Questo era Kleiber.”

Antonio Pappano, grande direttore d’orchestra di oggi, è tra l’altro responsabile della direzione musicale alla Royal Opera House.

“Per questo spettacolo dei 40 anni faccio il quarto atto di Otello con Domingo, e confessa, era il sogno della mia vita! Plácido è un musicista che quando entra in una stanza, quando partecipa a una prova o a uno spettacolo, rende tutte le persone presenti migliori – e questa è una qualità molto speciale, sono in pochissimi ad avercela. C‘è tanta gente che arriva e vuole tutta l’attenzione su di sé – lui potrebbe, perché è una star – ma no, e tutti si sentono speciali quando c‘è lui, è una qualità tutta sua. È’ un monumento lui, non ci sono dubbi.”

E infatti la carriera di Plácido Domingo non ha pari: solo a Covent Garden si contano 26 ruoli, decine di produzioni – quarant’anni di trionfi.

Se desiderate visionare alcuni stralci delle interviste a Placido Domingo (in spagnolo) e ad Antonio Pappano (in inglese), cliccate sul seguente link: www.euronews.net

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