Nell'ambito di una viaggio di tre giorni a Mosca il presidente Xi Jinping ha incontrato il suo omologo russo Vladimir Putin per un secondo giorno di visita. I due hanno sottolineato come l'amicizia tra i loro paesi fosse "senza limiti". Sul tavolo l'attuale situazione in Ucraina.
"L'amicizia tra Russia e Cina è senza limiti". Su queste note si apre la secondo giorno di visita di Xi Jinping a Mosca martedì.
Dopo aver ospitato il leader cinese per una cena privata di quattro ore e mezza la lunedì sera, il presidente russo lo ha accolto per i colloqui ufficiali con gli alti funzionari di entrambi i paesi al Gran Palazzo del Cremlino.
Xi lo ha raggiunto il suo omologo russo dopo un lungo percorso ricoperto dal tappeto rosso d'ordinanza, mentre le guardie in uniforme da parata del XIX secolo scattavano sull'attenti.
Putin lo attendeva nella sala di San Giorgio le cui pareti sono ricoperte da targhe in marmo bianco con incisioni in oro dei nomi delle unità militari e dei soldati insigniti dell'ordine di San Giorgio, la più alta onorificenza militare imperiale istituita dall'imperatrice Caterina la Grande.
Non è ancora noto l'ordine del giorno, ma pare che sul tavolo ci sia l'attuale situazione in Ucraina e i rapporti econonomico-commerciali tra Cina e Russia.
Una giornata di colloqui per Xi Jinping
Prima di arrivare al palazzo imperiale, il leader cinese ha incontrato il primo ministro russo Mikhail Mishustin per un tavolo di discussione.
Le relazioni tra Russia e Cina sono "al livello massimo" della loro storia, ha dichiarato Mishustin. Le relazioni tra i due paesi "hanno un impatto sulla formazione dell'agenda globale nella logica del multipolarismo", ha aggiunto.
Durante l'incontro Mishustin ha sottolineato l'importanza di una maggiore cooperazione tra i due paesi in "settori tecnologici".
L'alleanza sino-russa
La Cina ha sempre dichiarato la propria neutralità nell'ambito del conflitto tra Russia e Ucraina. Ma secondo alcuni addetti ai lavori la vistita di Xi Jinping al Cremlino metterebbe in discussione l'autoproclamato ruolo di "mediatore neutro".
L'attuale partnership tra Pechino e Mosca risale agli anni '90, quando le due parti hanno messo da parte le dispute di confine e le altre tensioni che hanno portato alla scissione sino-sovietica del 1961 e hanno creato un fronte diplomatico post-Guerra Fredda per contrastare Washington.
Per entrambe le parti, l'importanza di questa relazione è aumentata quando Washington ha imposto sanzioni alla Russia e limitato l'accesso cinese alla tecnologia statunitense per motivi di sicurezza. Questo mese Xi ha accusato gli Stati Uniti di voler bloccare lo sviluppo economico della Cina.