Terremoto in Turchia e Siria. L'ONU: "Urgono aiuti per tornare a vivere"

Una tendopoli allestita a Iskenderun, nel sud della Turchia, per ospitare una parte della popolazione rimasta senza tetto in seguito al terremoto del 6 febbraio
Una tendopoli allestita a Iskenderun, nel sud della Turchia, per ospitare una parte della popolazione rimasta senza tetto in seguito al terremoto del 6 febbraio Diritti d'autore AP Photo/Hussein Malla, File
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Di Euronews
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Appello ONU per Turchia e Siria devastate dal terremoto: "Devastazione scioccante e distruzione apocalittica, servono più risorse". L'Alto Commissario per i rifugiati, Filippo Grandi: "Urge una risposta umanitaria più importante perché si torni a vivere". Lunedì la conferenza dei donatori

L'Alto Commissario ONU, Filippo Grandi: "Devastazione scioccante. Servono più risorse"

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"Devastazione scioccante e distruzione apocalittica, servono più risorse". Senza appello il bilancio dell'Alto commissario ONU per i rifugiati, Filippo Grandi, al termine di una cinque giorni nelle zone distrutte dal terremoto in Siria e Turchia. "Importante il lavoro sul lungo termine, ma urge una risposta umanitaria più importante perché si torni a vivere", ha detto.

Vengo regolarmente in Siria da quasi 20 anni, ma non ho mai visto tali livelli di privazione e disperazione. Queste persone hanno bisogno e meritano molto più sostegno. Intensificare le attività di soccorso e di recupero è un imperativo umanitario
Filippo Grandi
Alto Commissario ONU per i rifugiati

"Cibo, acqua, riparto: urgente soddisfare i bisogni fondamentali"

"È passato più di un mese e i bisogni sono ormai molto urgenti - conferma la portavoce della Croce Rossa Internazionale, Susan Malandrino -. La gente ha bisogno delle cose più elementari: cibo, acqua, riparo. Parliamo di esigenze fondamentali. Questo sia qui in Turchia, dove mi trovo nel sud del Paese, sia oltre il confine, in Siria".

Abbiamo raccolto decine di milioni di dollari, ma non bastano. I bisogni sono enormi ed è per questo che incoraggiamo qualsiasi tipo di donazione, per sostenere i bisogni più urgenti
Susan Malandrino
Portavoce Croce Rossa Internazionale

I danni potrebbero aggirarsi intorno ai 100 miliardi di dollari

Proprio negli scorsi giorni una commissione ONU ha rilevato importanti ritardi nel sostegno di Damasco e comunità internazionale alle popolazioni nel nord-ovest della Siria, controllato dai ribelli. Ancora fluttante, nel complesso delle aree interessate, la stima dei danni. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite si potrebbero superare i 100 miliardi di dollari. "Considerano solo gli effetti diretti l'importo potrebbe aggirarsi intorno ai 35 miliardi di dollari - spiega l'economista Arda Tunca -. Se invece consideriamo anche gli effetti indiretti, salirebbe ad almeno 75-80 miliardi di dollari".

Appello alla solidarietà di Bruxelles: arriva la "conferenza dei donatori"

Le più recenti stime attestano a oltre 48.000 le vittime in Turchia e oltre 6.000 in Siria. Cifre accompagnate da una distruzione di portata tale, da indurre subito la Commissione Europea a mobilitarsi per aiuti e ricostruzione. La conferenza dei donatori annunciata dalla presidente Von der Leyen appena due giorni dopo il sisma, si terrà il prossimo lunedì 20 marzo a Bruxelles.

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