La Moldova protesta: contro il rischio guerra e contro il carovita

Marina Tauber, vicepresidente del partito "Shor Party", arringa la folla a Chisinau. (28.2.2023)
Marina Tauber, vicepresidente del partito "Shor Party", arringa la folla a Chisinau. (28.2.2023) Diritti d'autore Aurel Obreja/
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Durante la protesta, i manifestanti hanno chiesto che il nuovo governo filo-occidentale della Moldova. guidato dal premier Dorin Recea, sovvenzioni completamente le bollette energetiche dell'inverno arrivate nelle case dei cittadini e non coinvolga la Moldova nella guerra

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Chisinau ribolle. 

Dopo la grande protesta di piazza del 19 febbraio scorso contro il carovita, un'altra manifestazione antigovernativa nella capitale della Moldova ha portato in piazza - martedì 28 febbraio - migliaia di cittadini moldavi.

Durante la protesta, i manifestanti hanno chiesto che il nuovo governo filo-occidentale della Moldova. guidato dal premier Dorin Recean - in carica dal 16 febbraio - prenda provvedimenti contro il carovita e, in particolare, contro le pesanti bollette energetiche arrivate nelle case dei moldavi e non coinvolga la Moldova nella guerra.

La protesta a Chisinau è stata organizzata dal gruppo "Movimento per il Popolo" - che riunisce diverse organizzazioni - sostenuto dai membri dello "Shor Party" (detto anche** Șor Party**), partito nazionalista filo-russo che detiene sei seggi (su 101) nel Parlamento moldavo. Ad arringare la folla, la vicepresidente delllo "Shor Party", Marina Tauber.

Aurel Obreja/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Sventolano le bandiere moldave nella manifestazione di Chisinau. (28.2.2023)Aurel Obreja/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

I manifestanti hanno sventolato bandiere moldave e in molti hanno gridato alla presidente Maia Sandudi dimettersi, invocando elezioni anticipate.

Dozzine di pullman hanno trasportato manifestanti in autobus da tutto il Paese, causando ingorghi al traffico, mentre centinaia di poliziotti si sono schierati per i controlli di sicurezza di tutti i veicoli in ingresso a Chisinau.

alcuni manifestanti hanno addirittura cercato di fare irruzione nella sede del governo, ma sono stati bloccati dalla polizia schierata in assetto anti-sommossa, che ha compiuto diversi arresti prima che i dimostranti si ritirassero.

Il leader del partito Shor, l'oligarca moldavo in esilio Ilan Shor (37 anni), già sindaco della città di Orhei, ha accusato la polizia di "aver tentato di ostacolare la manifestazione pacifica"

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