Ucraina, un anno di guerra. Il Paese resiste, commemorazioni a Kiev in Piazza Santa Sofia

Presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Presidente ucraino Volodymyr Zelensky Diritti d'autore Efrem Lukatsky/AP
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Di Debora Gandini
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Per le strade di Kiev, la gente non dimentica un anno di guerra, di restistenza, sofferenza e perdite. Alle prime ore del mattino, nella capitale, hanno risuonato le campane per segnare l'anniversario dell'invasione russa

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A un anno dall'invasione della Russia, l'Ucraina resiste. Il presidente Volodymyr Zelensky alla cerimonia di commemorazione in Piazza Santa Sofia a Kiev ha ribadito che il 2023 sarà l'anno della vittoria, chiedendo un minuto di silenzio per commemorare "gli eroi" che combattono per resistere all'invasione russa. 

L'obiettivo di Mosca è sempre stato quello di rovesciare il governo ucraino e conquistare la nazione in pochi giorni ma Zelensky ha ricordato che il popolo ucraino sta facendo di tutto per impedire che questo accada.

"Ringrazio tutti coloro che hanno sopportato il paese dallo scorso febbraio, il paese è indominabilità. Gloria a tutti coloro che sono ora in battaglia. Gloria a tutti voi che date in auto combattendo ogni giorno e gloria a coloro salvano vite".

"Il vostro sforzo rende più vicina la vittoria, e decide se l'Ucraina esisterà", ha proseguito Zelensky. "Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. Sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui suonerà la vittoria" ha ribatio Zelensky.

In un video messaggio rivolto alla Lituania, il presidente ucraino ha dichiarato che"La Russia deve perdere la guerra perché smetta di voler conquistare i territorio di cui non ha più il controllo come una volta". "Il revanchismo russo deve dimenticare per sempre di Kiev, di Vinius, di Chisinau e di Varsavia, dei nostri fratelli in Lettonia ed Estonia, in Georgia e in ogni altro Paese che è ora minacciato" da Mosca.

La vita dopo un anno di guerra

Intanto per le strade di Kiev, la gente non dimentica un anno di guerra, un anno di restistenza, sofferenza e perdite. Alle prime ore del mattino, nella capitale, hanno risuonato le campane per segnare l'anniversario dell'invasione russa.

"Il 24 febbraio del 2022 ha diviso la vita in prima e dopo. Sono stata lontana da casa mia per un anno, non ho visto la mia famiglia per un anno, per me è un dolore terribile", racconta una donna.

"Spero che non ci sia un altro anniversario. Credo che quest'anno porremo fine alla guerra", dice un'altra ucraina.

Mentre l'Ucraina entra nel secondo anno di conflitto, gli ucriani sono uniti e determinati a continuare a combattere. Ma entrambe le parti, Kiev e Mosca, si preparano per una nuova offensiva, e le speranze che il conflitto finisca presto si affievoliscono sempre di più.

Il discorso di Zelensky

"Il 24 febbraio 2022 milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistendo e combattendo. E' stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest'anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l'anno della nostra vittoria!": lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky sul suo account Twitter per l'anniversario dell'invasione russa del suo Paese. 

In un discorso trasmesso sui social, il presidente ucraino ha detto che "l'Ucraina ha ispirato e unito il mondo". E che "non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia". "Il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell'Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. 

"Le capitali dell'invincibilità", ha aggiunto. "Un anno fa, in questo giorno, proprio da questo luogo, verso le sette del mattino, mi sono rivolto a voi con una breve dichiarazione. È durata solo 67 secondi. Conteneva le due cose più importanti, allora e adesso. Che la Russia ha iniziato una guerra su vasta scala contro di noi. E che siamo forti. Siamo pronti a tutto. Sconfiggeremo tutti. Perché siamo l'Ucraina!". "È così che è iniziato il 24 febbraio 2022. Il giorno più lungo della nostra vita. Il giorno più difficile della nostra storia moderna. Ci siamo svegliati presto e da allora non ci siamo più addormentati".

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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