Putin: “Continueremo a rafforzare la nostra triade nucleare”. Nuovi aiuti finanziari a Kiev

Il Presidente russo Vladimir Putin
Il Presidente russo Vladimir Putin Diritti d'autore Pavel Bednyakov/Copyright 2023 Sputnik
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Di Debora Gandini
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Il presidente russo promette ancora una volta di voler continuare a dotare l'Esercito russo di attrezzature "avanzate

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Il presidente russo Vladimir Putin ha promesso ancora una volta di voler continuare a dotare l'esercito russo di attrezzature "avanzate". 

Durante un discorso televisivo in occasione della Giornata dei difensori della patria - una festa per celebrare le forze armate - Putin ha affermato che "un Esercito e una Marina moderni ed efficienti sono la misura della sicurezza e della sovranità del Paese".

Il leader del Cremlino ha quindi aggiunto che "una maggiore attenzione" sarà riservata al rafforzamento degli armamenti nucleari del Paese. "Quest'anno entreranno in servizio i primi lanciatori del sistema missilistico Sarmat con un nuovo missile pesante. Continueremo la produzione regolare dei missili ipersonici via terra Kinzhal e inizieremo le consegne di massa dei missili ipersonici Tsirkon anciati dal mare".

Mosca, insomma, continua a rafforzare la propria triade nucleare, come ha fatto notare Putin, secondo il quale la quota di armi e attrezzature moderne nelle forze nucleari strategiche navali raggiungerà il 100 per cento dopo che l**’incrociatore Imperatore Alessandro III** entrerà in servizio di combattimento per la Marina russa e altri tre sottomarini missilistici balistici si uniranno alla flotta nei prossimi anni.

Le minacce di Putin e gli aiuti internazionali a Kiev

Se le parole di Putin risuonano come una minaccia, l'Ucraina non arretra supportata dai vari paesi occidentali. Dopo la visita del presidente del Consiglio italialiano, Giorgia Meloni, nella capitale ucraina il Presidente Volodymyr Zelensky ha accolto il premier spagnolo Pedro Sanchez

"Stiamo inviando sei carri armati Leopard 2A4. La nostra intenzione è vedere nelle prossime settimane e mesi se possiamo aumentare il numero fino a un totale di 10. Per passare da sei a 10 carri armati. E ovviamente aiutare anche i soldati ucraini nell'uso di questi carri armati Leopard", ha sottolineato il primo ministro spagnolo.

Intanto i ministri delle finanze del G7 hanno approvato giovedì aiuti finanziari per l'Ucraina da 39 miliardi di dollari entro il 2023. Un pacchetto superiore rispetto ai 19,8 miliardi dello scorso anno, per consentire all'Ucraina di far fronte ai propri pagamenti.

I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali hanno quindi esortato il Fondo monetario internazionale a portare a termine i lavori per un programma di assistenza a Kiev entro fine marzo. Il G7 "resta vigile" sui rischi economici, incluse le pressioni inflazionistiche, e ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina. 

"Spendere più nella difesa": la proposta di Stoltenberg

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nei giorni scorsi aveva suggerito di rispondere nel più ovvio e impopolare dei modi: mettendo mano al portafogli.

"C'è una vera e propria guerra in corso in Ucraina, in Europa. Assistiamo poi alla persistente minaccia del terrorismo e alle sfide che la Cina sta ponendo alla nostra sicurezza - ha detto -. È quindi ovvio che dobbiamo spendere di più. Il mio pensiero in merito è che non dovremmo più considerare il il 2% del PIL come un tetto massimo, ma come una soglia minima". 

Una proposta che rivoluzionerebbe il principio sposato dai membri dell'Alleanza Atlantica nel 2014, in seguito all'annessione russa della Crimea: lo stop ai tagli ai bilanci militari decretati dopo la Guerra Fredda e la quantificazione delle spese per la difesa al 2% del PIL entro il 2024. 

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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