Germania: le proteste porteranno ad un cambiamento della politica climatica?

Le proteste del gruppo tedesco di "Ultima Generazione".
Le proteste del gruppo tedesco di "Ultima Generazione". Diritti d'autore Euronews
Di Hans von der Brelie - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Il cambiamento climatico in rapida accelerazione significa che gli attivisti impegnati in prima linea in tutta Europa ricorrono a metodi sempre più clamorosi, sia in Francia, che in Belgio e Germania, dove è l'organizzazione "Ultima Generazione" ad essere la più attiva nelle proteste

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Il cambiamento climatico in rapida accelerazione sta portando gli attivisti impegnati in prima linea in tutta Europa a ricorrere a metodi sempre più clamorosi, sia in Francia, che in Belgio e Germania.

In Germania, ad esempio, è l'organizzazione "Ultima Generazione" ad essere la più attiva. 
Nel 2022, i loro attivisti hanno organizzato 276 blocchi stradali sulle strade tedesche.

Cosa vogliono? 
Tra le altre cose, vogliono il limite dei 100 km/h sulle autostrade tedesche e la fine della generazione di energia a carbone.

Il caso-Lützerath

La Germania è stata sotto i riflettori per la vicenda di Lützerath, il paese diventato "fantasma" - con il trasferimento di tutti gli abitanti altrove - dopo la decisione di allargare la vicina miniera di lignite. 

Nel mese di gennaio, Lützerath è stata al centro di proteste, anche violente, da parte dei manifestanti anti-miniera, con una grande manifestazione a cui ha partecipato anche Greta Thunberg

Spiega Joel Schmitt, di "Ultima Generazione": 
"È uno scandalo che oggi, nel 2023, si stia ancora scavando in un altro villaggio per estrarre lignite". 

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Le proteste continuano.Euronews

Il governo tedesco e la compagnia energetica RWE hanno un accordo: l'era del carbone finirà nel 2030, invece che nel 2038.  
Fino ad allora, gli scavi continueranno. 

Racconta l'inviato Hans von der Brelie
"Questa è una delle miniere di lignite più grandi del mondo e la lignite viene ancora estratta. Questo è il motivo per cui le persone scendono in piazza, perché hanno paura che il collasso climatico stia arrivando, da un giorno all'altro...".

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L'inviato Hans von der Breile.Euronews

Molti attivisti per il clima stanno usando metodi illegali. Multe e pene detentive ne sono il risultato. 
Ma la disobbedienza civile è legittima?

Continua Joel Schmitt: 
"Siamo solo in una situazione in cui stiamo accelerando verso l'inferno climatico... Non permetteremo che perquisizioni domiciliari, minacce di violenza o pene detentive ci impediscano di lottare per un futuro migliore. Sono stato in carcere per 23 giorni e la settimana dopo sono subito tornato in strada e sono tornato in carcere per un'altra settimana".

La rabbia e la disperazione stanno radicalizzando il movimento per il clima? 
O la protesta porterà effettivamente ad un capovolgimento della politica, non solo climatica?

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