Arriva il "martedì nero" della Francia: sciopero dei trasporti per la riforma delle pensioni

Un'altra giornata difficile per i viaggiatori francesi.
Dopo il 19 e il 31 gennaio, martedì 7 febbraio sarà segnato da uno sciopero interprofessionale del settore-trasporti contro il progetto di riforma delle pensioni.
E un'altra giornata di sciopero è già prevista per sabato 11 febbraio.
Le motivazioni dello sciopero
Il segretario generale del sindacato CGT (numericamente il più forte di Francia), Philippe Martinez, ha dichiarato che l'approvazione del progetto di riforma delle pensioni (innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni) porrebbe "un problema democratico" e ha avvertito che in questo caso il suo sindacato continuerà la mobilitazione.
"Per noi, come per tutti i sindacati, l'innalzamento dell'età pensionabile a 64 anni e l'estensione del periodo contributivo non è accettabile", ha continuato Philippe Martinez, durante un'intervista televisiva a France2.
“Contiamo sul fatto che ci siano mobilitazioni continue, affinché gli eletti della Repubblica tengano conto del parere dei cittadini. E se non veniamo ascoltati, penso che il clima peggiorerà in modo significativo", ha aggiunto Martinez.
Sciopero massiccio
Lo sciopero dovrebbe essere massccio da parte dei dipendenti di SNCF (le Ferrovie dello Stato francesi), che mette in guardia dal traffico "fortemente perturbato" e invita i viaggiatori a "cancellare o posticipare i propri viaggi".
E anche per gli aerei la situazione si annuncia difficile: domenica la Direzione generale dell'Aviazione civile ha chiesto alle compagnie aeree di cancellare preventivamente un volo su cinque, martedì, all'aeroporto di Parigi-Orly.
Per i treni, bisognerà contare in media un TGV su due per questa nuova giornata di mobilitazione in tutta la Francia.
Nel dettaglio: due TGV su cinque saranno mantenuti sull'asse Nord, un TGV su due sull'asse Est, un TGV su tre sull'asse Atlantico, due TGV su cinque sull'asse Sud-Est.
Per il traffico internazionale, la SNCF garantisce tre Eurostars su quattro e prevede traffico "leggermente disturbato" sul Thalys.
A livello di TER, il traffico regionale subirà la soppressione di un gran numero di treni. In media, dovrebbero circolare solo tre treni su dieci.
Queste previsioni possono variare notevolmente a seconda della regione.