Mafia sul litorale romano: malavita locale e criminalità organizzata vanno a braccetto

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Di Cristiano Tassinari & Redazione italiana di Euronews
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Un altro omicidio, ieri sera a Ostia: probabilmente un regolamento di conti nel traffico di stupefacenti. Il litorale romano e, in particolare Ostia, si conferma una zona nevralgica della criminalità in Italia, dedita soprattutto al traffico di droga, ma non solo

La fredda cronaca è questa: un uomo è stato ucciso, giovedi 2 febbraio, in tarda serata a Ostia, a colpi di arma da fuoco.
La vittima si chiamava Fabrizio Vallo, 48 anni, con precedenti penali.
È stato colpito da cinque colpi di pistola mentre si trovava sul portone di casa, in via del Sommergibile.

Il raid sarebbe stato compiuto da almeno due persone, che si sono poi date alla fuga.
Non è escluso che l'omicidio sia un regolamento di conti legato allo spaccio di droga.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri Ostia e Nucleo Investigativo.

Malavita locale e criminalità organizzata

Succede, succede sempre più spesso.
Il litorale romano e, in particolare Ostia, si conferma una zona nevralgica della criminalità in Italia, dedita soprattutto al traffico degli stupefacenti, ma non solo. 

Con un incrocio tra malavita locale e criminalità organizzata che qui sembrano andare a braccetto, per il traffico di droga e per la gestione di negozi.
In modo che molti calabresi, titolari di esercizi commerciali ad Ostia e Anzio, non abbiano problemi sul territorio. 

La 'ndrangheta, certo. Ma pure la mafia albanese sta guadagnando terreno, soprattutto a Roma, con l'obiettivo di contare di più nello "scacchiere criminale" della Capitale. 

Ma le mafie, già da tempo, operano, si alleano e prosperano non soltanto a Roma, ma soprattutto fuori dal Grande Raccordo Anulare.
Lo ha spiegato con dovizia di dettagli il VI e il VII Rapporto "Mafie nel Lazio", reso noto lo scorso 21 ottobre dall'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, con la 'ndrangheta segnalata in grande ascesa in tutta la regione.  
Sempre più alleata delle organizzazioni locali. 
Un'alleanza tra la cosca Bellocco di Rosarno e il clan Spada è emerso, ad esempio, dall'inchiesta del Ros dei Carabinieri, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, che a dicembre ha portato all'arresto di 76 persone. 

E quando ad Ostia accade qualcosa, fa sempre rumore, fa sempre notizia. 
Anche se, forse, per il grande pubblico, Ostia - oltre al mare - è ricordata soprattutto per la famosa testata di Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi. Era il 7 novembre 2017.
(Per la cronaca, Roberto Spada è tornato in libertà ad inizio ottobre 2022, dopo aver scontato la condanna).

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Un frame delle celebre intervista del programma "Nemo" (7.11.2017).Web

Ma ci sono anche notizie meno eclatanti, che fanno comunque rumore. 
Come quando, il 10 gennaio scorso, i Carabinieri hanno fatto irruzione negli edifici di edilizia popolare del quartiere Nuova Ostia e hanno "stanato" una coppia di insospettabili (o quasi) - considerati vicini ai clan Fasciani e Spada, che dominano sul litorale romano - indiziati di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall'occupazione abusiva di locali e di box di proprietà dell'ATER (l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale del comune di Roma), per un totale di quasi 5.000 metri quadrati.

In una zona dove anche Netflix, attraverso una sua casa di distribuzione, avrebbe affittato un box, tra quelli sequestrati, per girare alcune scene di "Suburra", la serie tv che tanto sta facendo discutere. E che non piace per niente a quelli che vedono Ostia associata solo alla parola "mafia".
Ecco, quindi, subito i titoloni che si sono sprecati, a cominciare da questo: "Soldi alla mafia per girare Suburra, la serie di Netflix...". 

Non solo Ostia: anche le "città gemelle"

Ma non solo Ostia: anche Anzio e Nettuno ("città gemelle" in tutto: comuni sciolti per mafia il 22 novembre scorso) sono in mano ad organizzazione criminali.
Lo ha dichiarato, proprio a novembre, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi (1978-2009), senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra, vice-presidente della Commissione Giustizia del Senato, in un'interpellanza al ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che - quando era Prefetto di Roma - aveva istituito due commissioni proprio su Anzio e Nettuno, dopo l'inchiesta "Trifone" che, nel febbraio 2022, ha portato all'arresto di  65 persone (39 in carcere e 26 agli arresti domiciliari), per traffico di rifiuti e carichi di droga provenienti dal Sudamerica. 

"Negli ultimi anni, ad Anzio e Nettuno, le organizzazioni mafiose si sono fortemente radicate, come attestano numerose sentenze, anche definitive, che hanno accertato l'operatività di clan camorristici dei Casalesi e del clan Gallace, ascrivibile alla 'ndrangheta".
Ilaria Cucchi
Vice-presidente Commissione Giustizia al Senato

E anche lo scrittore Roberto Saviano si esprimeva così, in tempi non sospetti: "Ostia è terra di mafia e di intimidazione, di racket e di riciclaggio".

Ma per sapere quello che accadeva (e accade) sul litorale romano bastava seguire, da anni, le coraggiose battaglie della giornalista Federica Angeli, più volte minacciata dai boss di Ostia, costretta dal 2013 a vivere sotto scorta, raccontando la sua vita nel libro "A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorsa" (2018).

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La vita di Federica Angeli con la scorta.Web

E Federica Angeli continua a battersi per legalità e giustizia anche con il suo nuovo libro, "40 secondi", dedicato alla vicenda di Willy Monteiro Duarte, ucciso durante un violento pestaggio, il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma).  

Non più solo criminalità locale

In definitiva, molto è cambiato, da dieci anni fa, dal 2013, quando l'operazione "Alba Nuova", portata avanti dalla Squadra Mobile di Roma, diede una scossa - con 51 arresti - alle attività di stampo mafioso di diverse organizzazioni di malavita, allora prevalentemente locale.

Lo racconta il documentario "Ostia Criminale - La Mafia a Roma", realizzato da Daniele Autieri e Stefano Pistolini, che ripercorre l'evoluzione di un decennio di criminalità organizzata: al fianco della malavita locale, ora, però, ci sono anche i clan della 'ndrangheta e della Camorra.

E, in dieci anni della nostra storia, la situazione a Ostia e dintorni è decisamente peggiorata, con regolamenti di conti sempre più frequenti e visibili, rendendo quasi invivibile la vita di chi ci abita. 
Soluzioni, nell'immediato, purtroppo non se ne vedono.

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