Tunisia, politiche: vince l'astensione, solo l'11 % alle urne al ballottaggio

Urne aperte in Tunisia
Urne aperte in Tunisia Diritti d'autore AP Photo
Di ANSA
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Gli elettori, chiamati ad eleggere un Parlamento privo di poteri dopo la riforma elettorale, hanno disertato le urne

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Appena l'11 % degli elettori questa domenica ha votato al secondo turno delle elezioni politiche in Tunisia. Un trend in linea col primo turno. Così il popolo ha espresso il suo dissenso verso la riforma elettorale voluta dal presidente Kais Saied che limita fortemente i poteri dei partiti.

Anatomia di un voto

Erano 262 i candidati in lizza, 34 le donne, ripartiti su 131 circoscrizioni. Si vota col sistema maggioritario secco nei 131 collegi uninominali nei quali al primo turno non si è riusciti ad eleggere un candidato, in un clima di disinteresse generale. Nell'ex protettorato francese al primo turno, il 17 dicembre, solo l'11,22% degli aventi ditto ha votato. L'opposizione ha chiesto il boicottaggio del voto, anche in nome del rifiuto del "colpo di Stato" di Saied. I risultati preliminari del secondo turno saranno resi noti entro il primo febbraio, mentre quelli definitivi al più tardi il 4 marzo, dopo la pronuncia definitiva del locale tribunale amministrativo sugli eventuali ricorsi amministrativi. Non sono previsti exit poll.

L'endemica crisi tunisina

Fortemente indebitata, la Tunisia da mesi negozia un nuovo prestito con l'Fmi di circa due miliardi di dollari, in cambio di difficili riforme come la revoca dei sussidi statali su alcuni prodotti di base. Venerdì l'agenzia di rating internazionale Moody's ha declassato il debito sovrano del Paese a Caa2 con prospettiva negativa, proprio per il ritardo nello sblocco definitivo di questo prestito.

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