Attesa nella decisione di mandare i carri d'attacco Leopard all'Ucraina

Il neoministro tedesco alla Difesa Pistorius
Il neoministro tedesco alla Difesa Pistorius Diritti d'autore Michael Sohn/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di euronews e ansa
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Con l'incontro a Berlino fra il segretario generale della Nato e il neoministro alla Difesa tedesco non si sblocca la decisione di rifornire con i panzer Leopard l'esercito ucraino

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I panzer Leopard potranno fare la differenza sul campo di battaglia in Ucraina? La decisone di forniture tedesche di questi carri d'attacco all'Ucraina non è stata presa. Lo dimostra la conferenza stampa congiunta successiva all'incontro fra il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il neoministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Berlino. Pistorius ripete che " una decisione a breve verrà presa" e la Germania avrebbe fortemente incoraggiato i paesi partner che dispongono di cari armati Leopard (già  operativi) ad avviare l'addestramento dei carristi ucraini con questi mezzi. Stoltenberg ammorbidisce molto le sue parole dicendo che la Germania ha fatto moltissimo per armare l'Ucraina e sostenerla sotto ogni punto di vista ma ammette inoltre che la decisione di una fornitura di questo tipo è urgente ed è importante perché la "Russia sta preparando nuove offensive".

L'impazienza della Polonia e le minacce di Mosca

La Germania resta pronta ad autorizzare la Polonia a inviare carri armati Leopard all’Ucraina come ha riferito il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. Il tira e molla sull'invio dei Leopard resta il tema dominante di queste ore ma la Germania non vuole fare passi troppo pericolosi proprio mentre la Russia inasprisce gli  avvertimenti alla NATO sulla fornitura di carri d'attacco. Una tale decisione aprirebbe la porta a una “catastrofica escalation”, ha scritto il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin su Telegram durante il fine settimana. La Russia risponderà a tale sviluppo con l’uso di “armi più potenti” se l’Ucraina utilizzerà queste armi per attaccare obiettivi nelle retrovie russe o tentare di conquistare “territori russi”.

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