La Germania inaugura un nuovo terminale GNL nel Baltico

Il governo del cancelliere tedesco Olaf Scholz sta inaugurando a tempi di record uno dopo l'altro una serie di terminali per lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL). Poco prima di Natale era stato messo alla luce l'impianto di Wilhelmshaven, nel Mar del Nord. Ora un'altra struttura è pronta per essere messo in funzione nella località tedesca di Lubmin, nel mar Baltico.
Con una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all'anno il terminale galleggiante di Lubmin è stato definito dal cancelliere un passo che contribuirà a importare la stessa quantità di gas ricevuto dalla Russia prima dei tagli alle forniture.
Per Scholz il piano per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e garantire al contempo le forniture sta dando i frutti sperati.
Il capo del governo tedesco ha dato il merito a decisioni prese e preparate molto presto, "a tempo debito" e "con un metodo completamente nuovo". Creare capacità in eccesso per le importazioni di gas secondo gli ambientalisti tuttavia equivale a creare un deterrente a impegnarsi di più nell'abbandono dei combustibili fossili.
Il governo ha l'obiettivo di soddisfare un terzo della domanda di gas a livello nazionale attraverso strutture come quella di Lubmin, che è gestita privatamente dal gruppo energetico francese Totalenergies e da Deutsche ReGas. La prima fornitura di gas diretta a Lubmin arriverà dall'Egitto.