Francia: niente stop alla caccia di domenica, vince la lobby del fucile

Hautacam, sud della Francia
Hautacam, sud della Francia Diritti d'autore CHARLY TRIBALLEAU/AFP or licensors
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Di Gioia Salvatori
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Il governo impone 14 misure per migliorare la sicurezza nei boschi ma ambientalisti e associazioni di trekking sono delusi

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Niente stop alla caccia la domenica in Francia. La misura era stata chiesta da diverse associazioni di trekking e ambientalisti, benvoluta dall'80 % dei francesi secondo un sondaggio, ma non è passata. 

La lobby dei cacciatori e del fucile ha avuto la meglio. In compenso il governo ha emanato 14 misure collaterali per rafforzare la sicurezza nei boschi, tra queste l'introduzione del delitto di alcolemia dato che il 9 % degli incidenti di caccia è legato a un tasso alcolico troppo elevato. 

Poi c'è la formazione rafforzata per i cacciatori: da qui al 2029 il 100 per cento dei cacciatori, oltre un milione e trecentomila persone, sarà totalmente formato per praticare al meglio quello che per numeri in Francia è il terzo sport dopo il calcio e la pesca. Il governo francese pensa anche a lanciare un'app che farà sapere al pubblico dove e quando si svolge la caccia. Consentirà di visualizzare zone di caccia o periodi di non caccia e sarà disponibile da settembre 2023. Gli organizzatori di cacce collettive dovranno dichiararsi su questa piattaforma. Per chi non ha l'app ci saranno i cartelli d'annuncio della caccia che saranno standardizzati per essere "correttamente usati e compresi". L'obiettivo è avere un unico modello di pannelli su tutto il territorio.

Delusione degli ambientalisti

Tutte misure che ambientalisti e amanti del trekking reputano largamente insufficienti rispetto al bando domenicale della caccia che ha trovato, però, il non luogo a procedere. A dare loro man forte una relazione del senato che sottolinea che nel periodo 2003-2022 "il 71% degli infortuni avviene nei fine settimana, la domenica per il 46% e il sabato per il 25%".

Ai microfoni di France Inter Richard Holding, dell'associazione per la protezione degli animali selvatici (ASPAS), ha dichiarato che si tratta di palliativi "piccole misure", boccia il divieto di alcol dicendo che è allucinante che si sia dovuto aspettare il 2023 per vietarlo e giudica l'app una misura "ingannevole che al contrario rafforzerà il sentimento di insicurezza". Ancora più dura la segretaria dei verdi Marine Tondelier che dice, sempre a France Inter di non sapere "se ridere o piangere" per giudicare l'app. Che definisce una misura scandalosa e insensata.

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