1 gennaio 2023, i 30 anni di Euronews

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AP Photo Diritti d'autore Laurent Cipriani/AP
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Creare un'identita' europea non è solo un problema di trattati, monete e confini, ma anche una questione di popoli, che provano a conoscersi e avvicinarsi l'un l'altro: con questa idea in mente, l'emittente internazionale mandò in onda il suo primo TG

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Creare un'identita' europea non è solo un problema di trattati, monete e confini, ma anche una questione di popoli, che provano a conoscersi e avvicinarsi l'un l'altro: con questa idea in mente, esattamente trent'anni fa, Euronews mandò in onda il suo primo TG.

Cinque lingue, ma un solo obiettivo: dare una voce all'Europa in un mondo sempre piu' connesso.

“All'epoca - dice la giornalista spagnola Beatriz Beiras - lo scenario mediatico internazionale era dominato dagli Stati Uniti, con la CNN, Eurovision lanciò l'idea di un canale europeo con due obiettivi: spezzare quel monopolio ed aiutare i diversi Paesi europei a conoscersi meglio a vicenda".

Oggi Euronews trasmette in 160 Paesi del mondo, raggiungendo decine di milioni di persone: una cosa che trent'anni fa, poco prima del lancio, sembrava quasi impossibile.

Laurent Cipriani/Copyright 2017 The AP. All rights reserved.
AP PhotoLaurent Cipriani/Copyright 2017 The AP. All rights reserved.

“Ci hanno detto: 'Avete due mesi per mettere in piedi tutto' - dice Isabel Martin, chef de chaîne -  c'erano ancora cavi e buchi per terra fino all'ultimo momento, niente era pronto.

I tecnici erano tutti giovani, non dormivamo, lavoravamo dodici ore al giorno consecutive, siamo stati noi a preparare tutto, nessuno ci ha detto nulla".

Anziché rompere l'unità del team, tuttvia, le difficoltà iniziali lo cementarono.

“Eravamo orgogliosi - afferma la giornalista Aurora Velez - perché sapevamo che stavamo creando qualcosa, una nuova emittente in Europa: era bello entrare in redazione e sentire gente parlare in inglese, spagnolo, francese, italiano e tedesco".

Laurent Cipriani/AP
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“Era l'esempio vivente di come popoli differenti potessero contribuire alla costruzione europea - dice invece il giornalista Christian Boudarel - per me era qualcosa di molto importante".

Quest'ultimo spiega che montare un servizio all'epoca era molto diverso, tutto viaggiava su nastri: oggi le tecniche sono radicalmente cambiate, ma una cosa è rimasta identica.

“Dobbiamo essere in grado di comunicare al pubblico ciò che è importante - aggiunge Beatriz Beiras - con onestà, professionalistà e indipendenza, questo non è cambiato".

Con i suoi 400 giornalisti da più di 30 Nazioni diverse, Euronews rimane gli occhi e le orecchie d'Europa.

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