Le Nazioni Unite continueranno a fornire aiuti umanitari all'Afghanistan

Un talebano controlla la strada mentre una donna passa a Kabul, in Afghanistan, il 26 dicembre 2022.
Un talebano controlla la strada mentre una donna passa a Kabul, in Afghanistan, il 26 dicembre 2022. Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
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Di Ilaria Federico
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L'Onu si impegna ad aiutare l'Afghanistan, nonostante il divieto imposto alle donne dai talebani di lavorare per organizzazioni non governative

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"Impedire alle donne l'accesso ai lavori umanitari avrà delle conseguenze critiche per la vita di tutti gli afghani", hanno dichiarato le Nazioni Unite in seguito al divieto imposto alle donne dai talebani di lavorare per organizzazioni non governative.

È "assolutamente fondamentale non bloccare mai l'assistenza umanitaria alla popolazione afghana", spiega Ramiz Alakbarov, alto funzionario delle Nazioni Unite a Kabul, durante una conferenza stampa a New York. Alakbarov ha anche annunciato che il coordinatore dei soccorsi d’emergenza Onu Martin Griffiths si recherà presto in Afghanistan.

Il G7, il Consiglio di sicurezza e il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres hanno chiesto che Kabul faccia "urgentemente" un passo indietro su queste restrizioni "irresponsabili e pericolose" che sono "ingiustificabili violazioni dei diritti umani".

L'Onu, tuttavia, non smetterà di aiutare "più di 28 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria", ha spiegato Alakbarov. "La popolazione afghana non ha nulla a che fare con questa situazione".

Questo nuovo divieto è l'ennesima violazione dei diritti delle donne afghane. Dieci giorni fa, l'interdizione di andare all'università, che segue la decisione di marzo di non aprire le scuole superiori femminili. 

L'attivista ed ex parlamentare Fawzia Koofi, chiede alla comunità internazionale d'intervenire. "Hanno letteralmente cancellato le donne, non ci è rimasto più nulla. Il prossimo decreto contro le donne potrebbe essere il divieto di respirare. Già le donne afghane non possono uscire dalle loro case, non possono andare a lavorare."

La condanna del G7

“I Talebani continuano a mostrare il loro disprezzo per i diritti, le libertà e il benessere del popolo afghano, in particolare delle donne e delle ragazze, e il loro disinteresse a relazioni normali con la comunità internazionale”.

Lo denunciano i ministri degli Esteri del G7 condannando come “sconsiderata e pericolosa” l’esclusione delle donne da qualunque ruolo nelle attività di assistenza umanitaria condotte da organizzazioni nazionali o internazionali in Afghanistan.

In una dichiarazione congiunta diffusa a Londra dall'Ufficio degli esteri britannico e sottoscritta anche da Australia, Danimarca, Norvegia, Olanda, Svizzera, i ministri degli Esteri sollecitano il governo di Kabul a revocare questa decisone. "Il ruolo delle donne è assolutamente centrale nelle attività umanitarie", si legge nella dichiarazione.

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