Il Myanmar della giunta militare: un'altra condanna per Aung San Suu Kyi, 33 anni di carcere

#WhatsHappeningInMyanmar
#WhatsHappeningInMyanmar Diritti d'autore Peter Dejong/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Peter Dejong/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Di Cristiano TassinariEuronews World - AP - Agenzie internazionali
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sentenza politica per estromettere la leader birmana, 77 anni, dalla vita politica. La scorsa settimana il Consiglio di Sicurezza dell'Onu aveva chiesto alla giunta militare del Myanmar di rilasciare tutti i prigionieri politici - compresa Aung San Suu Kyi - e di mettere fine alla violenza nel Paese

PUBBLICITÀ

Altri sette anni di carcere per Aung San Suu Kyi.

Il Tribunale istituito dalla giunta militare al potere nel Myanmar ha dichiarato la donna, Premio Nobel per la Pace 1991, nuovamente colpevole di corruzione.

Il verdetto del Tribunale porta a 33 il totale degli anni da scontare (erano 26, con le precedenti condanne) per Aung San Suu Kyi, 77 anni, in seguito ad una serie di procedimenti penali a sfondo politico a suo carico, da quando l'esercito ha rovesciato il suo governo, nel febbraio 2021, ponendo fine a un breve periodo democratico nel Paese del sud-est asiatico.

Alla vigilia del verdetto, la leader birmana rischiava addirittura una condanna a 75 anni, per un totale (oltre ai 26 già comminati) di 101 anni di reclusione.

Aung San Suu Kyi - tra il 1989 e il 2010 - ha già passato 15 anni della sua vita in carcere o agli arresti domiciliari, a causa della sua opposizione ai vari regimi che si sono succeduti in Myanmar. Fu liberata definitivamente nel 2010.

Le accuse alla leader politica birmana - violazione delle norme-Covid, importazione e detenzione illegale di walkie talkie, violazione delle norme per l'acquisto di un elicottero per un ministro - sono viste dalla comunità internazionale come un evidente modo per tenerla lontana definitivamente dalla politica.

Khin Maung Win/AP
Aung San Suu Kyi in un momento di serenità. (Yangon, 12.4.2013)Khin Maung Win/AP

San Suu Kyi è attualmente detenuta in un edificio separato, di nuova costruzione, nel carcere di Naypyitaw, vicino al tribunale dove si è svolto il suo processo, con tre poliziotte che la sorvegliano e l'assistono.

Tra i cinque capi di imputazione per corruzione di questo processo, Aung San Suu Kyi è stata stata riconosciuta colpevole di aver abusato della sua posizione e causato una perdita di fondi statali trascurando di seguire le norme finanziarie nel concedere il permesso a Win Myat Aye, presidente del suo ex governo, di acquistare un elicottero.

Stessa condanna, sette anni, è stata comminata anche allo stesso Win Myat Aye.
Gli imputati hanno negato tutte le accuse e i loro avvocati dovrebbero presentare ricorso nei prossimi giorni.

Il processo è stato vietato ai media, ai diplomatici internazionali e al pubblico: agli avvocati di San Suu Kyi è stato impedito di parlarne, con un obbligo di silenzio. 

John Stillwell/AP
Aung San Suu Kyi con Carlo d'Inghilterra. (Londra, 5.5.2017)John Stillwell/AP

Diritti umani cancellati dalla giunta militare

Secondo le organizzazioni per i Diritti umani, la giunta militare al potere in Myanmar ha fatto arrestare oltre 16.000 persone, di cui 13.000 si trovano ancora in carcere.

La scorsa settimana il Consiglio di Sicurezza dell'Onu aveva chiesto alla giunta militare di rilasciare tutti i prigionieri politici - compresa Aung San Suu Kyi - e di mettere fine alla violenza nel Paese.

La giunta militare del Myanmar ha subito sanzioni diplomatiche e politiche per le violazioni dei diritti umani e la soppressione della democrazia. Ma, finora, non retrocede di un solo passo dalla sua politica di repressione.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Myanmar, la giunta militare concede una grazia parziale a Aung San Suu Kyi

Myanmar, peggiora il bilancio delle vittime del ciclone Mocha

Aung San Suu Kyi condannata ad altri tre anni di reclusione e lavori forzati