Serbia-Kosovo, de-escalation al confine

Posti di blocco serbi in Kosovo.
Posti di blocco serbi in Kosovo. Diritti d'autore Bojan Slavkovic/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Bojan Slavkovic/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Di Euronews con Ansa
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato che le barricate cominceranno ad essere rimosse questo giovedì.

PUBBLICITÀ

Le barricate erette dai Serbi nel nord del Kosovo cominceranno a essere rimosse questo giovedì, dopo 19 giorni di alta tensione al confine con la Serbia. Lo ha annunciato ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic, dopo aver incontrato i serbi del Kosovo nella serata di mercoledì a Raska, nel sud della Serbia, a ridosso della frontiera.

"Smantellare le barricate non sarà una cosa semplice, e ci vorrà tempo. Ma entro le prossime 24 o 48 ore le barricate saranno rimosse", ha affermato Vucic, confermando una de-escalation richiesta dall'Unione europea e dagli Stati Uniti. Il leader di Belgrado ha però sottolineato che la situazione resta tesa tra le due etnie. "Rimane invece la diffidenza nei confronti di coloro che stanno manovrando per escludere i serbi dal Kosovo. Devono sapere che non lo permetteremo, nè ora nè mai", ha martellato Vucic.

Smantellare le barricate non sarà una cosa semplice, e ci vorrà tempo. Ma entro le prossime 24 o 48 ore saranno rimosse.
Aleksandar Vucic
Presidente serbo

Belgrado chiede più spazio per i Serbi in Kosovo

Il presidente ha voluto precisare che la decisione di rimuovere le barricate non ha nulla a che vedere con l'eventuale ritorno dei serbi nelle istituzioni kosovare, incarichi dai quali si sonodimessi in massa in novembre per protesta contro l'arresto di serbi e la politica di Pristina ritenuta ostile e discriminatoria nei confronti dei serbi. In particolare la scintilla che ha fatto riesplodere tensioni latenti è stata la decisione amministrativa di non riconoscere più la validità delle targhe automobilistiche serbe per i residenti del Kosovo, costretti a sostituirle con quelle kosovare.

La condizione per il ritorno dei serbi nelle istituzioni kosovare, ha aggiunto Vucic, è la creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, nel rispetto dell'accordo di Bruxelles del 2013.

De-escalation ma nessuna concessione

Il ritorno parziale alla calma di queste ore è stato facilitato anche dalla liberazione questo mercoledì di Dejan Pantic, l'ex agente serbo il cui arresto da parte delle autorità di Pristina aveva dato inizio all'escalation di minacce e dimostrazione di forza militare al confine.

Visar Kryeziu/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
La frontiera a Merdare, in Serbia, al confine con il Kosovo.Visar Kryeziu/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.

Nonostante la de-escalation, il presidente serbo  non intende fare concessioni a Pristina. Belgrado chiede infatti una chiara conferma che non vi sarà mai un riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo, che si è proclamato come uno Stato autonomo nel 2008 e che è riconosciuto come indipendente da circa metà dei membri delle Nazioni Unite, Italia compresa.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Lite Serbia-Kosovo, Budapest a sostegno di Belgrado

Consiglio d'Europa: primo sì all'adesione del Kosovo. La condanna della Serbia

Kosovo, al via il censimento tra sanzioni e poca informazione