Russia: espansione militare della Nato è minaccia

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Il ministro della Difesa: serve "risposta appropriata", schierare un contingente nella Russia nordoccidentale e aumentare le dimensioni dell'esercito

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Il Cremlino ha intensificato le sue operazioni informative accusando l'espansione militare della Nato di essere una minaccia per la Russia.

Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha affermato che l'espansione militare della Nato vicino ai confini russi, incluse le aspirazioni di adesione di Finlandia e Svezia, richiede da parte russa una risposta "appropriata": lo schieramento di un contingente nella Russia nordoccidentale e l'aumento significativo delle dimensioni dell'esercito russo. Ha proposto di aumentare di oltre il 30% i militari passando da 1,5 a 1,15 milioni.

Azione necessaria "per garantire la soluzione dei problemi legati alla sicurezza militare della Russia", così il ministro.

La scorsa estate, appena tre mesi fa, Putin ha firmato un decreto per l’aumento delle truppe di 137.000 unità a partire dal 1 gennaio 2023 per raggiungere il numero di 1,15 milioni, e ha anche arruolato più di 300.000 riservisti in una controversa campagna di mobilitazione a sostegno dell’invasione dell'Ucraina.

L'Istituto per lo studio della guerra fa sapere: "La capacità di addestramento netta della Russia è probabilmente diminuita dal 24 febbraio, in parte perché il Cremlino ha dispiegato unità di addestramento nella guerra in Ucraina con molte vittime, secondo quanto riferito".

Ed è per questo che "le forze armate della Bielorussia hanno recentemente assunto un ruolo significativo, ma più discreto, nell'addestrare migliaia di riservisti russi appena mobilitati", sostiene dal canto suo il ministero della Difesa britannico.

Le forze bielorusse sono tradizionalmente considerate da Mosca inferiori rispetto alle forze russe e il loro impiego come addestratori è indice di un'eccessiva tensione all'interno del sistema militare russo.

Secondo l’Istituto è improbabile che il Cremlino formi una forza così grande in tempi utili per la guerra in ucraina.

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