Cinema 2022, i Festival omaggiano ispirate visioni femminili

Cinema 2022, i Festival omaggiano ispirate visioni femminili
Diritti d'autore euronews
Diritti d'autore euronews
Di Frédéric PonsardEuronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il movimento #MeToo, nato nel mondo del cinema con il caso Weinstein, sembra finalmente dare i suoi frutti

PUBBLICITÀ

Molte donne sono state premiate quest'anno nel mondo del cinema: la Berlinale, la Mostra di Venezia e il Festival di San Sebastiàn hanno omaggiato potenti visioni femminili, ispirate e spesso molto politicamente impegnate.

Il movimento #MeToo, nato nel mondo del cinema con il caso Weinstein, sembra finalmente dare i suoi frutti.

L'anno 2022 è iniziato in bellezza per le donne con l'Orso d'Oro alla cineasta spagnola Carla Simón per il suo film Alcarràs.

Il film è un'ode ai piccoli agricoltori, che si svolge nel corso di un'estate in un angolo della Catalogna inondato di sole, e mette in luce il futuro dell'agricoltura e dei contadini, scossi dalla modernità.

Un dramma contemporaneo con preoccupazioni sociali evidenziate dalla regista.

"Non ha un vero e proprio lieto fine, perché non c'è molta speranza nell'agricoltura familiare in questo momento, ma credo sia anche un film sulla famiglia e sull'importanza di prendersi cura l'uno dell'altro e di stare insieme nei momenti di crisi".

Un film prevalentemente politico ha vinto quest'anno anche uno dei più grandi premi del cinema: il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.

All the Beauty and the Bloodshed è la storia vera della fotografa e attivista di fama internazionale Nan Goldin e della sua personale lotta per chiedere alla famiglia Sackler, proprietaria della società responsabile della produzione di un antidolorifico oppiaceo, di rispondere della crisi di overdose negli Stati Uniti.

Laura Poitras ha vinto l'Oscar per il miglior documentario nel 2014 col suo film Citizenfour sull'informatore Edward Snowden, seguendolo nella sua fuga clandestina in Asia.

"Il documentario è cinema – dice - lo è sempre: prima di tutto, sono una regista e anche una persona che si occupa di politica e di giustizia, sono qui per rappresentare questo in un film".

Anche il Festival di San Sebastiàn ha premiato una donna, la colombiana Laura Mora.

"È stato un film molto difficile da realizzare – dice quest’ultima - abbiamo lavorato per un anno con questo cast meraviglioso, ci hanno insegnato tutto sulla vita, sulla sua bellezza e sulle difficoltà".

In Los Reyes del Mundo, la regista si immerge negli abissi del conflitto interno colombiano, con un film su cinque giovani dei quartieri poveri di Medellin ed attori provenienti da quelle stesse zone.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

'Una lettera d'amore spaccacuore alla mia patria': il regista vincitore di Cannes su 'Joyland'

Il "mese del cinema europeo": tutta l'Europa sul grande schermo

Il Karlovy Vary Film Festival chiude i battenti con un premio alla carriera per Robin Wright