Cina, file di bare davanti di crematori. Il paese vive una nuova ondata

File di cinesi in attesa di test per Covid
File di cinesi in attesa di test per Covid Diritti d'autore AP
Di Debora Gandini
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In tutta la Cina aumentano i ricoveri, anche nelle terapie intensive. Il sistema sanitario cinese è in forte difficoltà. Si temono due milioni di morti nei prossimi mesi

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La Cina sta affrontando una nuova ondata di casi Covid. Cresce la paura e crescono anche le file di bare nei crematori. Non ci sarebbe più spazio per i corpi, almeno secondo indiscrezioni di alcuni funzionari. Ufficialmente i dati diffusi dalle autorità parlano di soli cinque morti nelle ultime due settimane solo a Pechino dove quasi il 40% dei 22 milioni di abitanti sarebbe risultato positivo.

Cifre che non convincono la comunità scientifica internazionale. Secondo quanto riferito da agenzie internazionali, come Reuters o Bloomberg, ogni giorno vengono trasportati collettivamente “20 o 30 salme” rispetto a una media di cinque.

Da quando Pechino ha iniziato a togliere le restrizioni in atto, dopo le proteste in tutto il paese contro i lockdown, i contagi sono in notevole aumento. La politica del zero-Covid non ha retto e ora gli ospedali sono sotto stress. Aumentano i ricoveri, anche nelle terapie intensive. Il sistema sanitario cinese è in forte difficoltà. Le scorte di sangue e medicinali si stanno esaurendo, anche a causa dei ritardi nelle consegne.

Ospedali sotto stress, farmacie prese d'assalto

Le persone ai primi sintoni di febbre o raffreddore si auto-isolano, si mettono in quarantena ancora prima di aver effettuato i test, e le farmacie sono prese d’assalto. Il governo starebbe disponendo l’aumento del numero di medici a disposizione e le scorte di medicinali.

Diversi virologi stimano che il 60% dei cinesi potrebbe essere infettato nei prossimi mesi. Si temono oltre due milioni di nuovi morti per Covid. L'aumento dei casi viene attribuito al basso tasso di vaccinazione tra gli ultraottantenni e tra i fragili che preferiscono le medicine tradizionali cinesi. 

Con l’85% della popolazione coperta dalle quattro dosi di vaccinazione, e con il 60% di copertura anti-virale, il numero di decessi potrebbe essere ridotto di oltre un quarto rispetto le stime, in una percentuale compresa tra il 26% e il 35%, secondo lo studio finanziato, in parte, dal China Center for Disease Control and Prevention e dall’amministrazione di Hong Kong. Intanto il Covid-19 con le sue varianti torna a rialzare la testa.

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