Mosca cerca di destabilizzare la Moldavia con proteste di massa?

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Di Hans von der Brelie
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Gazprom ha chiuso i rubinetti del gas: il Paese è a corto di energia elettrica e sta negoziando sia con Bruxelles che con Mosca. I partiti filo-russi finanziati dal Cremlino hanno organizzato manifestazioni contro il governo

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La Moldavia sta affrontando una grave crisi energetica. La fornitura di elettricità dall'Ucraina è stata interrotta da quando le centrali elettriche del Paese sono state bombardate. La società russa Gazprom ha ridotto le forniture di gas alla regione separatista della Transnistria, che produceva la maggior parte dell'elettricità moldava. I blackout sono sempre più frequenti. Mosca sta usando l'energia come arma per destabilizzare il governo filoeuropeo. I residenti sono scesi in piazza nella capitale Chisinau, chiedendo le dimissioni del governo.

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Un gruppo di partecipanti alla manifestazione contro il governo a ChisinauEuronews

Il partito Șor, influenzato da Mosca, dietro le proteste

Veronica Dragalin, procuratore capo anticorruzione, sostiene che "alcuni partiti politici in Moldavia sono stati finanziati dai servizi segreti russi". Dragalin ci ha detto che gli investigatori hanno trovato venti sacchi neri con l'equivalente di circa 200.000 euro in contanti. 

Questa è la prova, secondo loro, che le manifestazioni sono finanziate dal partito Șor, influenzato da Mosca. Il loro leader, l'oligarca populista Ilan Șor, è in fuga. È accusato di essere coinvolto in una frode bancaria da un miliardo di dollari. 

Il presidente del distretto di Orhei, Dinu Turcanu, membro del partito di Șor, è il presunto organizzatore delle proteste. "Ilan Șor ha detto pubblicamente che questo denaro avrebbe dovuto essere usato per coprire alcune spese del partito e delle persone che hanno manifestato. Non c'è nulla di illegale in questo", afferma Dinu Țurcanu.

La Moldavia si rivolge all'Europa per diversificare le forniture di elettricità e gas

La dipendenza energetica della Moldavia dalla Russia risale all'epoca sovietica. Tuttavia, nel corso degli anni i governi hanno cercato di diversificare le forniture energetiche del Paese. 

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Questa immagine mostra le nuove linee elettriche (verdi) e il gasdotto (blu) che collegano la Moldavia alla Romania.Euronews

Un nuovo gasdotto proveniente dalla Romania rende la Moldavia meno dipendente. È prevista anche la costruzione di diverse linee elettriche aeree verso l'Europa occidentale. Ma l'acquisto di elettricità sul costoso mercato spot europeo non è una soluzione sostenibile.

Andrei Spînu, vice primo ministro moldavo, incolpa Gazprom per la crisi energetica. È convinto che il fondo per la riduzione della vulnerabilità consentirà "alle persone di pagare i consumi di gas, elettricità o riscaldamento". Il fondo da 250 milioni di euro è finanziato dall'Unione europea e dà priorità alle famiglie vulnerabili.

È così che la famiglia Beschier, nel villaggio di Todirești, ha ricevuto tre metri cubi di legna a tariffa agevolata. Hanno una stufa a gas nuova di zecca, ma il suo funzionamento era troppo costoso. Ora temono che la legna non basti per tutto l'inverno. La famiglia utilizza anche il gas sovvenzionato dall'Ue per cucinare. Sono preoccupati per le bollette dell'elettricità che sono più che raddoppiate dal marzo 2022. La Moldavia ha il tasso di inflazione più alto d'Europa, attualmente pari al 34%.

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