Iran, proteste: seconda condanna a morte, impiccato un 23enne

Iran, esecuzione capitale
Iran, esecuzione capitale Diritti d'autore LEFTERIS PITARAKIS/AP2006
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Di Gioia Salvatori
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Secondo Amnesty International sono almeno 21 le persone condannate a morte con processi sommari da quando sono iniziate le proteste contro il regime a settembre

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E' stato impiccato in piazza a Mashhad, città nel nord-est dell'Iran. Il corpo esposto, colpirne uno per educarli tutti, una pratica usuale in Iran. Si chiamava Majid Reza Rahnavard e aveva 23 anni, è la seconda persona condannata a morte tra gli arrestati durante le proteste scatenate dalla morte di Masha Amini. Il giovane era accusato dell'assassinio di due poliziotti e del ferimento di altri 4. Secondo l'accusa era pronto a scappare all'estero per salvarsi. 

Borrell: "Pronto un duro pacchetto si sanzioni contro l'Iran"

Il rappresentante della politica estera dell'Unione Josep Borrell ha avuto una conversazione col ministro degli esteri iraniano e non è stato un colloquio facile, ha detto, Bruxelles ha preparato un pacchetto di nuove sanzioni contro Teheran, molto duro ha detto Borrell, per la repressione delle proteste e per l'invio di armi alla Russia. 

488 i manifestanti uccisi dall'inizio delle proteste

Amnesty International stima che in Iran siano almeno 21 le persone condannate a morte dopo processi farsa con l'obiettivo di frenare le proteste contro il regime che imperversano ormai da settembre. 488 sarebbero i manifestanti uccisi e 18200 quelli arrestati. Numeri enormi che tuttavia non placano la piazza intenzionata a rovesciare il regime degli ayatollah.

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