Cop15: a Montreal centinaia in piazza per la biodiversità e i popoli indigeni

Un momento della manifestazione
Un momento della manifestazione Diritti d'autore screengrab AFP
Di Gioia Salvatorieuronews
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I manifestanti chiedono di agire presto e con efficacia ai delegati della Cop15 che si tiene in città, ricordano che sono un milione le specie minacciate d'estinzione

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Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Montreal in Canada mentre in città si tiene la Cop15 per la biodiversità. Domandano ai delegati riuniti fino al 19 dicembre di fare di più per difendere tutta la varietà di flora e fauna del globo. 

Ricordano che un milione di specie sono minacciate dall'estinzione, che un terzo della terra è gravemente degradato, che il suolo fertile sparisce e che la plastica soffoca gli oceani. Chiedono anche la difesa dei diritti delle popolazioni indigene spesso le più attente alla cura della biodiversità. 

Alla Cop15 si sono riuniti circa 5000 delegati di oltre 193 Paesi per adottare il **"**quadro globale per la biodiversità post-2020", una serie di impegni tesi a raggiungere l’obiettivo di “vivere in armonia con la natura” entro il 2050.

La bozza di accordo su cui si concentrerà il dibattito parla di 4 obiettivi da raggiungere entro il 2050: conservazione, uso sostenibile delle risorse, condivisione equa dei benefici derivanti dalla natura, capacità tecniche e finanziarie. 

Gli ambientalisti chiedono meccanismi reali per l'applicazione e la revisione degli impegni

Ma per molti ambientalisti è tutto troppo poco stringente: mancano i paletti di una revisione ficcante delle obiettivi raggiunti ed eventuali manovre di aggiustamento della rotta obbligatorie. 

"Un testo forte, che impegni i Paesi a valutare i progressi rispetto agli obiettivi globali e a intensificare l'azione nel tempo, è essenziale affinché i governi siano davvero responsabili", ha affermato Guido Broekhoven, alto funzionario del WWF International, "molto preoccupato" per i progressi del negoziati su questo punto.

I meccanismi di attuazione vincolanti sono ad esempio al centro dell'accordo di Parigi sulla lotta al riscaldamento globale ma l'attuale testo sulla biodiversità “sollecita” solo i Paesi a tenere conto di una valutazione globale prevista tra quattro anni. Troppo poco per gli attivisti, preoccupati che il vertice finasca in un fallimento.

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