Croazia nell'area Schengen: le frontiere Ue si stanno per aprire. Ma i "vicini" sono preoccupati

Confine tra Serbia e Croazia.
Confine tra Serbia e Croazia. Diritti d'autore Euronews
Di Euronews Serbia - Sergio Cantone - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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La Croazia attende il sì del Consiglio Affari Interni dell'Unione europea: poi, dal 1° luglio, entrerà ufficialmente a far parte dello Spazio Schengen di libera circolazione. Ma non tutti sono contenti...

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Confine SERBIA-CROAZIA, 7 dicembre 2022

La piena adesione della Croazia all'area Schengen dal 1° gennaio 2023 - che dovrebbe essere confermata giovedì 8 dicembre dal Consiglio Affari Interni dell'Unione europea - solleva preoccupazioni tra i suoi vicini, Paesi non membri dell'Ue, come Serbia e Bosnia-Erzegovina.

 Nonostante le rassicurazioni europee ricevute durante il vertice dei Paesi balcanici di martedi a Tirana, serbi e bosniaci temono di finire ulteriormente ai margini, non soltanto sui negoziati che riguardano il loro futuro ingresso nell'Ue, ma anche per le vicende di tutti i giorni, come i controlli di frontiera.

Un camionista serbo è preoccupato: 
"C'è la possibilità che i controlli possano diventare più complicati e cervellotici e rallentare ancora di più il tutto. Non prevedo miglioramenti".

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"Potrebbe andare peggio"...Euronews

Prova a rassicurarlo l'assistente capo della polizia di frontiera croata, Ivan Polić
"La polizia di frontiera croata ha attuato tutte le procedure legali dell'Unione europea dal giorno in cui è entrata nell'Ue, il 1° luglio 2013. Per cui non assisteremo a grandi code al confine, posso garantirlo".

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"Al confine, tutto è pronto!"Euronews

A parte ulteriori difficoltà nell'attraversare i confini, i cittadini bosniaci - in particolare - temono di essere lasciati nella parte meno nobile e meno stabile della barricata ad affrontare da soli problemi come l'immigrazione e l'instabilità nei Balcani.

Adnan Ćerimagić è Senior Analyst per i Balcani Occidentali di "European Stability Initiative": 
"Aumenterà il senso di isolamento e il senso di distacco tra Bosnia-Erzegovina e Croazia e tra l'attuale politica dell'Ue e la Bosnia stessa, e persino l'intera regione dei Balcani. Con l'attuale politica non c'è speranza nel prossimo futuro e, nei prossimi cinque-dieci anni, in attesa dell'ingresso chissà quando in Europa, il divario sarà ancora più ampio".

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"Aumenterà il senso di distacco tra Europa e Balcani".Euronews

L'estensione delle frontiere esterne dell'Unione europea porterà miglioramenti al resto della regione: ne è convinta l'ex ministra croata degli Esteri, Vesna Pusić, ora una delle leader dell'opposizione al governo croato del premier Andrej Plenković. 

"Questo non è l'allargamento. Questo è il consolidamento del territorio europeo", spiega Vesna Pusić.
"Questi Paesi (Bosnia, Serbia, N.Macedonia, Kosovo e Montenegro) sono circondati dal territorio dell'Ue, ed è davvero una questione di sicurezza europea. Questi Paesi non possono considerarsi isolati, nè possono esserlo politicamente, perché sono in tutto e per tutto circondati dall'Unione europea".

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"Questo è il consolidamento, non l'allargamento".Euronews

L'Unione europea mira a stabilizzare l'insieme dei Balcani occidentali. L'obiettivo di Bruxelles è avere sì altri Paesi dei Balcani Occidentali pronti ad aderire allo Spazio Schengen, ma senza destabilizzare - in particolare - le loro politiche sull'immigrazione.

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