Dialoghi mediterranei: comprendere e reinterpretare il mondo

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Di Alberto De Filippis
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Ottava edizione a Roma per ricostruire i rapporti nel Mediterraneo

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"Resistere alla tempesta: interdipendenza, resilienza e cooperazione", sono i concetti espressi nella conferenza Roma Dialoghi Mediterranei che si tiene nella capitale italiana. Giunto all'ottava edizione l'evento è diventato un appuntamento fondamentale per discutere di temi spesso negletti.

Aperto da un messaggio del presidente della repubblica Sergio Mattarella il convegno ha visto la partecipazione di alti esponenti di paesi africani. Perché, come ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani, se vogliamo risolvere i problemi comuni c'è una sola cosa da fare: "Vogliamo un'immigrazione e dei flussi regolari e stiamo organizzando uno scambio co i paesi africani. Arriveranno lavoratori preparati in grado di integrrsi nel nostro paese. Questa è l'unica strada per fermare i piani di chi vuole incendiare il Mediterraneo".

Fra gli altri obiettivi quello di implementare gli scambi commerciali e combattere il terrorismo che sta tornando a colpire in Africa per una maggiori sicurezza di tutti. L'intervento della premier Giorgia Meloni chiude il convegno sabato 3 dicembre.

La sede, co-sponsorizzata dall'ISPI dal 2015, riunisce rappresentanti istituzionali, esperti, analisti, rappresentanti dei giovani e della società civile, dell'economia e dei media per discutere le principali sfide del Mediterraneo e rafforzare la cooperazione infraregionale, attorno a quattro pilastri fondamentali; "Sicurezza condivisa"; "Prosperità condivisa"; "Migrazioni"; "Cultura e società civile".

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