Lavrov sugli attacchi alle infrastrutture in Ucraina: "Colpa dell'Occidente"

Il ministro degli Esteri russo Lavrov
Il ministro degli Esteri russo Lavrov Diritti d'autore AP/Russian Foreign Ministry Press Service
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La Russia sostiene che gli attacchi alle infrastrutture civili in Ucraina sono giustificati dal fatto che gli Stati Uniti e la Nato forniscono armi a Kiev e addestrano i suoi soldati

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È una legge del taglione contemporanea quella che, secondo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, giustifica le bombe di Mosca sulle infrastrutture civili in Ucraina.
A detta di Lavrov, gli attacchi sono la conseguenza del supporto militare che Stati Uniti e Nato garantiscono a Kiev.

"Abbiamo neutralizzato le strutture energetiche (in Ucraina) che permettono a voi, all'Occidente, di rifornire l'Ucraina di armi letali per uccidere i russi, quindi - ha dichiarato Lavrov - non dite che gli Stati Uniti e la Nato non sono coinvolti in questa guerra. Siete direttamente coinvolti non solo fornendo armi, ma anche addestrando il personale militare".

In totale, i Paesi della Nato hanno finora fornito circa 40 miliardi di dollari in armi all’Ucraina.

L'Alleanza Atlantica si è impegnata a garantire ulteriori armamenti ad alta tecnologia, tra cui sistemi avanzati di difesa aerea.

La fornitura di materiale militare ha contribuito a risollevare le sorti della guerra negli ultimi mesi.

Dopo la riconquista della città meridionale di Kherson da parte dell'Ucraina il mese scorso, la Russia ha preso sempre più di mira le reti dell'elettricità e le forniture dell'acqua.

Gli attacchi, che hanno provocato numerose vittime civili, sono stati ampiamente condannati dalla comunità internazionale.

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