Venezuela: accordo tra governo e opposizione per sbloccare i fondi congelati in banche straniere

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Venezuela: accordo tra governo e opposizione per sbloccare i fondi congelati in banche straniere

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I delegati del governo venezuelano e dell'opposizione sono arrivati a Città del Messico per riprendere il negoziato, bloccato da oltre un anno. 

Tra i primi atti la richiesta congiunta alle  Nazioni unite per poter amministrare insieme fondi congelati nelle banche straniere per alleviare la situazione umanitaria, ancora grave, nel Paese. 

 Nelle ultime settimane, le conversazioni sono state serrate. (Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha svolto un ruolo centrale per riportare chavismo e dissenso al tavolo delle trattative). 

Lo scenario internazionale aiuta la distensione, di fronte alal necessità di trovare fonti energetiche alternative, Washington ha salutato positivamente l'accordo e ha annunciato di allentare alcune sanzioni e la ripresa delle operazioni da parte di Chevron a Caracas. 

Accogliamo con favore la ripresa dei negoziati" tra governo e opposizione venezuelana in Messico "come un passo importante verso il ripristino della democrazia per il popolo del Venezuela". Lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano, Antonuy Blinken sottolineando che Washington "osserverà che le parti raggiungano accordi duraturi che portino ad elezioni libere ed eque nel 2024".

La decisione dell'amministrazione Biden è l'ulteriore passo avanti dell'amministrazione statunitense verso la normalizzazione delle relazioni ostili con il governo del Venezuela. È arrivato settimane dopo lo scambio di prigionieri in cui il Venezuela ha liberato sette americani  in cambio di due nipoti della moglie di Maduro. Maduro ha rilasciato altri due americani a marzo.

L'ultimo atto dell'amministrazione Biden, vedrà i profitti derivanti dalla vendita di energia  destinati a ripagare il debito dovuto a Chevron, piuttosto che finire nelle casse  della compagnia petrolifera statale venezuelana Petroleos de Venezuela S.A., comunemente nota come PDVSA.

Critica la Organización de Venezolanos Perseguidos Políticos en el Exilio (Veppex) che ha sede a  Miami, l'organizzazione ha respinto l'accordo tra il governo Maduro e l'opposizione raggrupata in Plataforma Unitaria.

"È inaccettabile che si sia raggiunto un accordo per lo scongelamento di 5 milioni di dollari mentre in Venezuela i diritti umani vengono sistematicamente violati",  osé Antonio Colina, presidente di Veppex.

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