Ucraina, Leopoli e alcune zone di Kiev senza elettricità. Udite diverse esplosioni nella capitale

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"In alcune zone di Kiev non c'è luce" dopo che nella capitale sono state udite esplosioni. Lo riferisce su Telegram il sindaco della città, Vitali Klitscko. Colpite infrastrutture anche a Leopoli

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Da Kiev a Leopoli, fino alla Moldavia: i massicci attacchi russi sull'Ucraina stanno provocando blackout in varie zone del paese e non solo. L'interruzione dell'energia elettrica si è registrata anche in molte regioni della Modavia, inclusa la capitale Chisinau.

Nella capitale ucraina sono state udite anche diverse esplosioni, come riferito su Telegram dal sindaco della città, Vitali Klitschko, aggiungendo che "le società energetiche riferiscono di shutdown d'emergenza". Oltre alla luce c’è stata anche l'interruzione della fornitura di acqua. Fonti locali riferiscono di diversi morti, almeno tre, e alcuni feriti. 

Dopo l’attacco di missili russi nella zona attorno a Kiev è scattato l'allarme. Il capo dell'amministrazione statale regionale, Oleksiy Kuleba, ha pregato i cittadini di scendere nei rifugi, come riporta Unian: "Non ignorate il segnale di allarme aereo. C'è una minaccia di lancio di razzi nella regione. Rimanete in rifugi e luoghi sicuri”. Allerta aerea anche su Odessa, Kherson e Mykolaiv.

La guerra in Ucraina è ormai al 273esimo giorno ma i bombardamenti non cessano. Vicino alla città di Zaporizhzhia è stato colpito un ospedale. I raid russi hanno distrutto il reparto di maternità e quello terapeutico. Un neonato di due giorni è rimasto ucciso mentre la sua mamma è sopravvissuta.

Nell'attacco sono rimasti feriti anche un ostetrico trovato sotto le macerie e due medici, uno dei quali è in gravi condizioni. Sempre a Zaporizhzhia gli ucraini accusano i russi di aver attaccato un convoglio umanitario.

Il monito di Zelensky

"Il dolore riempie i nostri cuori", ha scritto su Telegram il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, come riporta il Guardian. Dopo quanto accaduto il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram ha accusato Mosca di continuare a ricorrere al "terrore e all'omicidio" per raggiungere i suoi scopi.

"Il nemico ha deciso ancora una volta di provare a realizzare attraverso il terrore a l'omicidio ciò che non è riuscito a far in nove mesi e non riuscirà a fare", ha scritto Zelensky.

Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak ha dichiarato che la Russia ha lanciato missili subito dopo che il Parlamento europeo l'ha riconosciuta come uno stato sponsor del terrorismo: "I terroristi confermano immediatamente di essere terroristi: lanciano missili", ha detto, come riporta Unian.

La risposta di Mosca

Immediata la risposta del Cremlino. "Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell'idiozia". Questa la prima reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, alla risoluzione approvata dall'Europarlamento che riconosce la Russia come "sponsor del terrorismo".

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