In Ucraina a far paura adesso è anche il freddo dell'inverno

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In Ucraina a far paura adesso è anche il freddo dell'inverno

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In Ucraina  con le reti energetiche e sanitarie al collasso, l'inverno "mette a rischio la vita di milioni di persone". L'allarme è stato lanciato dall'Oms, al termine di un'altra giornata ad alta tensione intorno alla centrale di Zaporizhzhia. 

Il nemico più pericoloso per gli ucraini adesso è l'inverno. "Il freddo può uccidere", ha avvertito il direttore di Oms Europa Hans Kluge, sottolineando che 10 milioni di persone sono senza elettricità e riscaldamento e le temperature potrebbero scendere fino a -20.

"Stimiamo che circa 2-3 milioni di persone lasceranno le proprie case in cerca di posti piu caldi e sicuri. Saranno esposte a malattie come infezioni respiratorie, quella causata dal Covid-19, polmonite, influenza difterite e morbillo". 

Una lettura della realtà in tempo reale qui a Kherson dove malgrado la ritirata dei russi da dieci giorni ormai, manca ancora l'acqua corrente e l'elettricità.

E di notte le temperature si stanno abbassando in modo considerevole.

 Christina è la madre di Irina e non si dà pace per quello che vive:

"Come hanno potuto farci questo? Le sa cosa vuol dire rimanere senz'acqua e elettricità. Come hanno potuto far questo? È vera rabbia". 

Molti civili verranno evacuati in zone più sicure già nelle prossime ore. 

La centrale di Zaporizhzhia

 Intanto, i raid degli ultimi due giorni hanno quasi sfiorato i reattori, ha avvertito l'Aiea, annunciando una visita all'impianto per verificare i danni.

Mentre le parti in conflitto, ancora una volta, si sono accusatea vicenda di voler provocare un incidente nucleare. Più concilianti, invece, i messaggi del Cremlino su Zelensky: il nostro obiettivo, ha assicurato Dmitry Peskov, non è un cambio di regime a Kiev.

I nuovi attacchi nell'area della più grande centrale nucleare d'Europa, i primi dopo due mesi, non hanno provocato il disastro tanto temuto, ma ormai ci si affida al caso. 

"Anche se non c'è stato un impatto diretto sui principali sistemi disicurezza dell'impianto, le bombe si sono avvicinate pericolosamente. Stiamo parlando di metri, non di chilometri", ha avvertito il direttore generale dell'agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi. Che dopo una serie diconsultazioni con i leader mondiali, ha deciso di inviare un team sul posto.

Mosca ha accusato Kiev dei raid. Il capo dell'agenzia nazionale per l'energia atomica, Rosatom, ha messo in guardia dal "rischio di un incidente nucleare", affermando che gli ucraini lo avrebbero messo in conto, pur di ottenere un successo militare. 

Sono i russi che utilizzano una "tattica per interrompere le forniture di energia agli ucraini e per farci morire di freddo", è stata la replica del ministero della Difesa ucraino. E il presidente Volodymyr Zelensky, collegandosi con l'assemblea parlamentare della Nato a Madrid, ha chiesto agli alleati di proteggere gli impianti nucleari dal "sabotaggio russo". I deputati dei Paesi membri, senza entrare nel merito di  Zaporizhizhia, hanno di fatto accolto l'appello del leader ucraino. 

Adottando una risoluzione che qualifica "lo Stato della Russia, con il suo regime attuale", come "terrorista", e invita i governi a continuare a fornire aiuti militari a Kiev.

Quanto agli sviluppi del conflitto sul terreno lo stesso Zelensky (che ha parlato al telefono anche con Emmanuel Macron) ha riferito che "le battaglie più feroci sono in corso nella regione di Donetsk", e che l'esercito russo ha "bombardato l'Est per 400 volte" in un solo giorno, mentre al Sud gli ucraini "stanno mantenendo la difesa". Su questo fronte i raid hanno continuato a investire Kherson con danni alle "infrastrutturecivili", provocando un morto e tre feriti, hanno reso noto le autorità locali. 

Nel capoluogo dell'oblast, tornato in mano ucraina una decina di giorni fa, la procura di Kiev ha dichiarato di aver scoperto "quattro luoghi di tortura" utilizzati durante l'occupazione russa. 

Oblast di Kherson

All'interno sono stati trovati "manganelli, mazze e un dispositivo per dare scosse elettriche". Mosca invece ha rilanciato le accuse contro i militari ucraini di aver giustiziato dieci soldati che si erano arresi, su cui l'Onu sta indagando. "Troveremo i responsabili e li puniremo", ha assicurato Peskov.

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Lo stesso Peskov è apparso invece più sfumato nei toni e vagamente distensivo circa i piani russi per il prossimo futuro.

"La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi, e li raggiungerà", ha risposto a Zelensky, che accusava Mosca di puntare ad una finta tregua per riorganizzare le truppe. Ma questi obiettivi "possono essere raggiunti in vari modi e formati", ha precisato il portavoce di Putin, tenendo a puntualizzare che tra essi non c'è un cambio di regime a Kiev.

Inoltre, ha aggiunto, non ci sono piani per una seconda chiamata alle armi per i riservisti, dopo la mobilitazione di settembre. Al momento, quindi, il nemico più pericoloso per gli ucraini è l'inverno.

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