Ankara lancia raid aerei contro le postazioni curde nel nord dell'Iraq e in Siria come ritorsione al mortale attentato di pochi giorni fa a Istambul
Il ministero della Difesa turco ha annunciato domenica il lancio dell'operazione aerea "Sword Claw" nel nord dell'Iraq e in Siria, dove ritiene che esistano le basi dei terroristi curdi. "L'operazione aerea è iniziata", ha affermato un comunicato ufficiale del governo turco una settimana dopo l'attacco mortale che ha colpito una via dello shopping nel cuore di Istanbul.
"Conformità con i diritti di autodifesa"
L'operazione è stata condotta "in conformità con i diritti di autodifesa di cui all'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, al fine di eliminare gli attacchi terroristici provenienti dall'Iraq settentrionale e dalla Siria, e per garantire la sicurezza delle frontiere ed eliminare il terrorismo alla radice", sostiene ancora Ankara. La scorsa notte su Twitter sempre fonti ministeriali turche avevano tuonato: "E' giunta l'ora dei conti! I bastardi dovranno rispondere dei loro perfidi attacchi". L'attentato del 13 novembre ha provocato sei morti e 81 feriti nel centro di Istanbul.
Le autorità hanno immediatamente accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) e le YPG (Unità di protezione del popolo) di essere fra gli strateghi delle azioni sanguinose in Turchia.