In due giorni una quindicina le vittime della repressione. Continuano in tutto il paese le manifestazioni contro il governo
Non si fermano in molte località dell'Iran le proteste popolari scatenate dalla morte di Mahsa Amini, la giovane curda uccisa dalla polizia due mesi fa per non aver indossato correttamente il velo.
E non si ferma nemmeno la reazione violenta del governo. Secondo fonti locali negli ultimi due giorni una quindicina di persone avrebbero perso la vita nel corso di manifestazioni antigovernative.
Nel Kurdistan iraniano, a margine della commemorazione della morte di quattro giovani uccisi dalle forze dell'ordine, sono morti tre manifestanti e due membri dei gruppi paramilitari.
Secondo l'ONG Iran Human Rights, almeno 342 persone sono state uccise in Iran dalle forze di sicurezza durante le proteste.
Migliaia di persone sono state ferite e più di 2.000 arrestate, alcune delle quali sono state condannate a morte.