Nato, cosa prevedono gli articoli 4 e 5 del Trattato

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Di Debora Gandini
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La difesa reciproca è al centro del Trattato dell'Alleanza Atlantica. Ora, con l'Europa alle prese con il conflitto più gravoso dal 1945, i leader della Nato stanno guardano agli articoli chiave sulla guerra e sull'uso della forza

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La difesa reciproca è al centro del Trattato della Nato. L'Alleanza atlantica fu istituita all'indomani della seconda guerra mondiale per far fronte a un’eventuale nuova minaccia anche con armi nucleare proveniente all'est: ovvero l’allora Unione Sovietica, oggi Russia. 

Ora, con l'Europa alle prese con il conflitto più gravoso dal 1945, i leader della Nato stanno guardano agli articoli chiave sulla guerra e sull'uso della forza. Secondo l'articolo 4, che è una sorta di avvertimento, gi stati membri si possono consultare ogni volta che l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti” possano essere minacciate.

In effetti, è stato utilizzato più volte in precedenza, fino all'invasione russa dell'Ucraina. E’ una sorta di messaggio-monito al resto del mondo che sottolinea che l'alleanza può prendere in considerazione qualsiasi possibile azione.

L'articolo 5, che sancisce il principio della difesa reciproca, è stato invocato solo una volta, dopo gli attacchi dell'11 settembre contro gli Stati Uniti.

Nello specifico, in base all'articolo 5, le nazioni della Nato “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte. Di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate intraprendendo immediatamente l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata.

Dopo gli attacchi alle Torre Gemelle, è stata condotta in Afghanistan un'operazione guidata dalla Nato, sostenuta dalle Nazioni Unite, contro i talebani, che stavano proteggendo gli autori degli attentati. Una potente dimostrazione di difesa dell’Alleanza Atlantica.

Cosa prevede l'art.4

Dopo la caduta di un missile sulla Polonia (membro della Nato sin dal 1999), Varsavia ha valutato se invocare l'art. 4 del Trattato Nato che recita: "Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata". In passato è stato già invocato sette volte. Il 24 febbraio 2022, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia preoccupati dall'invasione russa dell'Ucraina hanno richiesto consultazioni con gli Alleati.

Cosa prevede l'art.5

L’art. 5 del Trattato prevede questo: "Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti e, se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse assisterà la parte o le parti attaccate, intraprendendo l’azione che giudicherà necessaria, compreso l’uso della forza armata".

In poche parole se un Paese membro dell’Alleanza viene attaccato, tutta la Nato può reagire collettivamente, entrando in guerra in difesa del paese attaccato. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali. 

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