Russia, via libera al disegno di legge contro la propaganda Lgbt

Mosca e la comunità LGBT
Mosca e la comunità LGBT Diritti d'autore Dmitry Lovetsky/AP
Diritti d'autore Dmitry Lovetsky/AP
Di Debora Gandini
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Nuove restrizioni in Russia sulle informazioni riguardanti le tematiche omosessuali. Il parlamento russo, ha dato l’inasprimento della legge contro la cosiddetta propaganda Lgbt, vietando di parlare di rapporti definiti da Mosca non tradizionali

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Nuove restrizioni in Russia sulle informazioni riguardanti le tematiche omosessuali. La Duma, il Parlamento russo, ha dato l’inasprimento della legge contro la cosiddetta propaganda Lgbt, vietando di parlare di rapporti definiti da Mosca non tradizionali. 

Stop a dibattiti e info sui media, su internet, nelle pubblicità. Secondo i legislatori, dovrebbe essere consentito parlare di Lgbtq+ solo in modo negativo. Se per alcuni questa legge non cambierà di fatto nulla, c’è chi sostiene che questo atteggiamento provocherà un aumento di atti di omofobia.

"E’ assurdo. Lo stato dice che è solo propaganda, che la mia personalità è propaganda, come la mia sessualità, dice Boris Konakov, un attivista. Questa è la mia faccia e ho sofferto parecchio per atti di discriminazione sessuale. Sono più traumatizzato da questa propaganda russa.”

La reazione di Mosca

Con questa riforma, le autorità russe inaspriscono i criteri stabiliti in una legge del 2013 già aspramente criticata dalle organizzazioni per i diritti umani, che ora sottolineano il rafforzamento delle posizioni conservatrici in Russia approfittando della guerra in Ucraina. Nulla contro la comunità gay, dichiara invece, Alexander Khinstein, uno degli promotori del disegno di legge.

"Non è un atto di censura. Non vietiamo alla comunità Lgbt di esistere. Diciamo solo che la propaganda, cioè la promozione positiva dei rapporti omossessuali, e quasi l’affermazione che questi atteggiamenti siano migliori dei tradizionali rapporti, ecco questo dovrebbe essere bandito", ha dichiarato Khinstein, 

Anche se non sono previste sorprese, il testo deve adesso essere vagliato dalla Camera, prima di passare al Consiglio della Federazione, equivalente al Senato, e al tavolo del presidente Vladimir Putin, cui spetta la promulgazione definitiva del progetto. Intanto la maggior parte dei russi (86%) non ha riscontrato alcuna propaganda di rapporti sessuali non tradizionali in Russia.

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