Irpin e Bucha: la vita rinasce al "Caffè & Pace". Ma ci sono i vetri delle finestre da sostituire...

Julia ci racconta come rinasce la vita a Bucha.
Julia ci racconta come rinasce la vita a Bucha. Diritti d'autore Euronews
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Di Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Reportage di Euronews da Irpin e Bucha, città-martiri dell'Ucraina. I residenti provano a voltare pagina, ricominciando a vivere e riaprendo le loro attività. Pur tra mille difficoltà

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A Irpin, città tristemente famosa alla periferia di Kiev, "Vulytsia Myru" in ucraino si traduce come "Strada della Pace".
Purtroppo il nome non corrisponde alla realtà, per quello accaduto qui nelle prime settimane dell'invasione russa dell'Ucraina.

Uno dei tanti edifici che si affacciano su Vulytsia Myru è stato gravemente danneggiato da un missile. I suoi residenti condividono molti ricordi dolorosi e ora devono affrontare un problema comune: l'inverno è alle porte e le loro case danneggiate non sono pronte per difendersi dal freddo.

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I danni delle bombe russe sul palazzo di Irpin.Euronews

Il tetto, distrutto, è stato faticosamente rinforzato con una copertura temporanea per resistere all'inverno, ma certo non risolve tutti i problemi.

Liubor Zavoruhina abita nel palazzo e ci racconta: 
“Ci sono molti danni nella mia casa: le finestre del balcone e dell'appartamento sono rotte, le porte sono danneggiate, il frigorifero e l'armadio pure. La mia pensione è molto bassa, non posso sostituire il vetro della finestra! L'inverno sta arrivando e vorremmo avere il riscaldamento acceso, ma se le finestre restano così, cosa cambia? Farà freddissimo!"

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"Non ho i soldi per sostituire i vetri delle finestre"...Euronews

Fa già troppo freddo in queste case.
I residenti sono preoccupati: aspettano l'aiuto degli enti di assistenza ucraini per sostituire i vetri delle finestre, ma i progressi sono pochi e lenti. Chi aveva qualche risparmio da parte sta riparando le finestre a proprie spese.

A Bucha, altra città-martire della guerra, nella battaglia di primavera sono stati danneggiati meno palazzi rispetto a Irpin, ma il numero di vite perse è molto più alto. Molte famiglie sono state colpite dalla perdita di familiari o dalle sofferenze che hanno subito.

Tuttavia, la gente del posto non vuole che Bucha sia ricordata come una città fantasma. Anzi, sta tornando a vivere, già da un po' di tempo: tutti quelli che possono voltano pagina, come meglio riescono.

Julia Nichvoloda, imprenditrice e madre di cinque figli, ha dovuto salvare la vita della sua famiglia, fuggendo a marzo dall'occupazione russa. Ora è tornata a Bucha e sta lavorando per restaurare la sua caffetteria, a cui ora ha dato il nome "Caffè & Pace".

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Il saluto di Julia.Euronews

"Dopo che tutto è andato distrutto, il mio nuovo sogno era ricominciare a lavorare. E trasformare questo posto in quello che era una volta, per renderlo di nuovo accogliente, di nuovo bello. Voglio che le persone si riuniscano qui insieme, con i bambini, con le loro famiglie, con gli amici, per un caffè, per un bicchiere di vino, per parlare…”.

Sul cartone che alle pareti sostituisce le finestre rotte, i clienti hanno scritto parole di sostegno per Julia.
Mentre le ferite della guerra sono ancora aperte, questo senso di comunità, nei lunghi mesi invernali, almeno le scalderà il cuore.

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Anche con il cartone alle finestre, il caffè di Julia è tornato ad essere accogliente.Euronews
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