È la principale sospettata per l'uccisione della studentessa di 12anni, il cui cadavere è stato ritrovato all'interno di un baule
In Francia proseguono le indagini sull’omicidio di Lola Daviet, la studentessa 12enne il cui corpo senza vita è stato rinvenuto venerdì scorso all’interno di un baule sotto la casa in cui abitava, nel XIX arrondissement di Parigi, a nordest della capitale francese. Una donna di 24anni, senzatetto algerina con precedenti psichiatrici di nome Dahiba, è stata iscritta nel registro degli indagati e messa in detenzione provvisoria per "omicidio di una minore di 15 anni" e "stupro con atti di tortura e barbarie". Oltre alla principale sospettata, è stato incriminato per "occultamento di cadavere" anche un uomo di 43anni che l'avrebbe accompagnata in auto. Fermati anche un'altra donna, di 33 anni, e un secondo uomo.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza
Venerdì Lola non è tornata a casa da scuola e i genitori hanno subito lanciato l'allarme. La videocamera di sorveglianza del palazzo in cui abitava con la famiglia la mostra nell'androne, impaurita, insieme alla donna che la avvicina, poco dopo le ore 15. La sera, il macabro ritrovamento del corpo senza vita, all'interno di una cassa di plastica. Secondo l'autopsia Lola è morta soffocata.
Nella scuola di Lola
Questo lunedì la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e il ministro dell'Istruzione, Pap Ndiaye, si sono recati nella scuola media Georges-Brassens, frequentata da Lola, per incontrare insegnanti e studenti sotto choc.
L'estrema destra denuncia il silenzio del governo
"Ancora una volta, uno spaventoso assassinio - ha twittato Marine Le Pen - una bambina massacrata in piena Parigi. Un giorno bisognerà andare in fondo alle inchieste per trovare non soltanto i colpevoli diretti, ma anche fermare le folli politiche che rendono possibili questi crimini".