In una sessione storica a Strasburgo, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa - organizzazione internazionale fondata nel 1949 - ha chiesto ai 46 Stati membri di riconoscere la Russia come "regime terrorista". Risoluzione approvata quasi all'unanimità
In una sessione storica a Strasburgo, l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) - organizzazione internazionale fondata nel 1949 - ha chiesto ai 46 Stati membri di riconoscere la Russia come "regime terrorista".
La richiesta, passata quasi all'unanimità, con il voto favorevole degli italiani, Manuel Vescovi (Lega), Marina Berlinghieri (PD) e Maurizio Buccarella (Gruppo misto), è contenuta in un rapporto in cui l'Assemblea chiede anche ai governi di non riconoscere in alcun modo l'annessione di territorio ucraino da parte della Russia, e neppure i referendum imposti da Mosca nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Pochi minuti dopo il discorso in collegamento video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la risoluzione è stata approvata con 99 voti a favore e un'astensione,
"Apprezziamo il suo coraggio"
Ringraziando il presidente ucraino per il suo intervento davanti all'Assemblea, il presidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, l'olandese Tiny Kox (69 anni), ha dichiarato:
"L'applauso che ha appena ricevuto dimostra quanto apprezziamo il suo coraggio, la sua determinazione, ma anche le sue sagge parole e la saggezza che ha condiviso con noi su come porre fine a questa guerra il prima possibile, e ripristinare la giustizia, la sovranità nazionale e l'integrità territoriale del suo Paese".
La risoluzione, che chiede anche la creazione di un Tribunale internazionale per giudicare i crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina, rappresenta uno "schiaffo morale" alla strategia guerrafondaia di Mosca.
La decisione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa arriva il giorno dopo il "No" dell'Assemblea Generale dell'ONU alle annessione delle quattro regioni alla Federazione Russa.
Come reagirà il Cremlino?
"Putin non può certo affermare che..."
"Dovreste chiederlo a Putin!", esclama Andrey Kortunov, Direttore generale del Consiglio russo per gli affari internazionali.
"Ma la mia opinione è che Putin non possa certo affermare che la Russia è stata in grado di liberare la popolazione russofona del Donbass, non può neppure affermare che queste persone ora si sentano sicure e, infine, non può certo dire la Russia è stata raggiunta da un gran numero di filorussi nel sud dell'Ucraina".
L'Assemblea del Consiglio d'Europa chiede, inoltre, che i negoziati di pace possano aver luogo "solo alle condizioni dell'Ucraina".