Nuovo scandalo AMA a Roma, mentre la città affonda fra i rifiuti

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Grazie a microfoni nascosti, scoperta truffa ai danni dell'Ama

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O succhiavano direttamente il carburante dai mezzi pubblici dell'AMA, oppure usavano impropriamente le schede che sarebbero servite a fare rifornimento. Sette persone sono finite in carcere: 4 dipendenti AMA, 3 esterni che fornivano supporto, nell'ambito di un'indagine del comando provinciale della Guardia di Finanza che procede per l'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al peculato. 

Secondo l'accusa i dipendenti si appropriavano indebitamente della benzina e del gasolio che doveva servire a far marciare i mezzi per la raccolta pubblica dei rifiuti e la pulitura delle strade romane. Alcuni degli indagati, scrive il giudice per le indagini preliminari, intercettati l'aprile scorso, programmavano guasti ai mezzi come tagliare i fili dei freni per depistare le indagini e assicurarsi il rientro in deposito per succhiare il carburante. Mentre il sindaco Roberto Gualtieri si avvicina a concludere un anno di mandato, la raccolta rifiuti resta una delle note dolenti della capitale. Il nuovo piano industriale di AMA è atteso a giorni, all'orizzonte c'è anche la sfida del giubileo del 2025.

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