Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, il nazionalista Dodik rivendica la vittoria

Milorad Dodik - leader serbo-bosniaco e membro uscente della presidenza tripartita
Milorad Dodik - leader serbo-bosniaco e membro uscente della presidenza tripartita Diritti d'autore AP Photo/Darko Vojinovic
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Di Debora Gandini
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Caos sui risultati. Pochi seggi dividono il leader serbo filo-russo dall’avversaria Jelena Trivic, la conservatrice pro-Unione europea

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Dal punto di vista ufficiale non è ancora chiaro chi sia il reale vincitore delle elezioni per la Presidenza della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Il risultato potrebbe rivelare sorprese. Milorad Dodik - leader serbo-bosniaco e membro uscente della presidenza tripartita – rivendica la vittoria sulla principale avversaria Jelena Trivić, la conservatrice pro-Unione europea. Per quanto riguarda la presidenza della Republika Srpska, dopo lo scrutinio dell'81,9% dei seggi, Milorad Dodik - (Snsd) è in vantaggio con il 48,8% sulla Trivic, con il 42,6%.

Dal suo quartiere generale Milorad Dodik continua a sostenere la sua posizione, quella dei referendum russi nell'Ucraina orientale come modello per smembrare la Bosnia. Rivendica il trionfo e sottolinea che il caos dei risultati sia la conseguenza delle nuove regole elettorali.

"La Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina ha dimostrato che è una società democraticamente matura e che può attraversare un processo complicato che è stato radicalmente cambiato durante le elezioni stesse dalla Commissione elettorale centrale. Gli elettori sono in gradi di prendere una decisione adeguata e corretta.", ha sottolineato Dodik.

La Trivić non si dà per vinta sottolineando che questa è stata una vittoria del popolo. Come ho detto tante volte questa non è solo una mia vittoria personale, né quella di un singolo individuo, questa è una vittoria per tutti. 39 anni, la candidata ha promesso di sradicare la corruzione in un Paese frantumato.

Nel mezzo il complicato sistema elettorale è stato modificato dall'Alto rappresentante della comunità internazionale per ampliare l'ambito dei rappresentanti politici e aumentare il numero dei membri dei parlamenti.

Intanto i candidati moderati si sono aggiudicati la vittoria anche a Sarajevo e Mostar. Sorpresa invece per la sconfitta del nazionalista musulmano Bakir Izetbegovc battuto dal laico musulmano e socialdemocratico Denis Becirovic. Anche i croati hanno votato un liberale moderato ovvero Željko Komšić. 

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