Un nuovo rapporto del Senato francese dichiara guerra alla pornografia

Pornografia fra i giovani
Pornografia fra i giovani Diritti d'autore AP Photo
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Di Ludovica Longo
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La delegazione del Senato per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere ha rilevato che il 90% delle scene pornografiche include violenza e che due terzi dei bambinisotto i 14 anni hanno visto contenuti pornografici

Il Senato francese contro la pornografia

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"Violenza sistemica", donne "sfruttate", minori troppo esposti a contenuti traumatici. "La lotta contro la pornografia deve diventare una priorità politica e penale", lo sostengono le autrici di un rapporto del Senato francese diffuso mercoledi.

La delegazione del Senato per i Diritti delle donne e l'Uguaglianza di genere ha rilevato che il 90% delle scene pornografiche include violenza e che due terzi dei bambini sotto i 14 anni hanno visto contenuti pornografici. 

"I produttori ( di materiale pornografico) non hanno paura di sfruttare la vulnerabilità economica e psicologica di donne giovani, o addirittura giovanissime, e di girare in condizioni deplorevoli", affermano le autrici, secondo le quali la società deve reagire rafforzando l'applicazione della legge penale contro i responsabili di questa industria, incoraggiando le vittime a sporgere denuncia e imponendo alle piattaforme di rimuovere gratuitamente i video quando le donne lo richiedono. Attualmente, quando una donna chiede la rimozione di un video in cui appare, i produttori chiedono tra i 3.000 e i 5.000 euro, "dieci volte di più del compenso ottenuto per la scena girata", sottolinea il rapporto.

I senatori hanno anche avanzato diverse proposte per impedire ai minori di accedere a contenuti pornografici su Internet, una precauzione teoricamente già richiesta alle emittenti ma raramente applicata concretamente. 

L'educazione alla pornografia nelle scuola

La lotta alla pornografia deve essere condotta anche attraverso l'educazione, aggiungono le autrici, che propongono che la tematica venga affrontata nelle scuole, come parte delle sessioni di educazione  sessuale e affettiva.

La proposta era già stata avanzata 5 anni fa da Emmanuel Macron in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Il leader aveva manifestato le sue intenzioni di organizzare campagne informative sul tema della pornografia nelle scuole. L'obiettivo: aiutare i giovani a "decodificare" il significato di questi filmati, le modalità di produzione, le condizioni lavorative degli attori e soprattutto aiutarli a distinguere la realtà dalla finzione cosi da prevenire l'emulazione di comportamenti violenti da parte dei ragazzi. 

Regolamentazione o abolizione?

L'industria pornografica francese è stata scossa negli ultimi due anni da diverse indagini giudiziarie, una delle quali ha coinvolto "Jacquie et Michel" e la piattaforma "French Bukkake". Tre attori e un regista sono stati arrestati martedì scorso per traffico di esseri umani aggravato, stupro di gruppo e prostituzione aggravata.

"Le vittime devono essere credute e ascoltate, e la giustizia deve fare il suo lavoro. Ma attenzione a non confondere i criminali, che devono essere perseguiti, con l'industria del porno nel suo complesso", ha dichiarato Gregory Dorcel, capo dell'omonimo colosso del porno, all'AFP, mettendo in guardia da posizioni "abolizioniste" e proponendo soluzioni che possano rendere l'industra più sicura prevenendone la sua demonizzazione.

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