A Vysokopilia vivevano 4mila persone. Ora è un piena di case distrutte e carcasse d'auto, carrarmati e lanciarazzi
È tempo di onorare i caduti a Vysokopillia: nel piccolo villaggio, da poco riconquistato con la controffensiva ucraina nella regione di Kherson, gli abitanti cercano di rimettere insieme i cocci delle proprie vite, tra macerie di palazzi e carcasse di automobili.
Volodymyr, uno dei residenti sopravvissuti, ci mostra le tombe dei suoi vicini caduti. Ricordandoli, fatica a trattenere le lacrime
"Questa è la tomba di Lukashev che è stato colpito alla fabbrica di mattoni. Qui c'è una persone che era costretta a letto, malata. Questi sono i Lanevich, Svitlana e il suo uomo. Scusate, non credo di poter continuare...".
I residenti stanno gradualmente tornando a riparare le loro case distrutte sotto il pericolo dei bombardamenti. Il villaggio è stato tra i primi liberati dall'esercito ucraino all'inizio della controffensiva. Prima della guerra, 4.000 persone.vivevano qui: almeno 13 sono morte durante l'occupazione, tre delle quali uccise dai soldati russi
"Anche Mia figli di 4 anni lo sa, ormai" ci spiega un residente, al centro di quella che fino a qualche settimana fa era una postazione d'artiglieria. "Qui c'era un lanciarazzi Grad, lì un Uragan, poi c'è il carro armato e quello è un mortaio".
Anche a Izyum i residenti sono rimasti traumatizzati da mesi di occupazione.
Dieci giorni dopo la riconquista della città da parte delle forze armate ucraine, si continuano a scavare tombe nelle foreste fuori città, a nord-est di Kharkiv. Il centro urbano versa in uno stato di rovina e desolazione. I residenti raccontano di aver vissuto nella paura, durante la permanenza delle forze russe.